Ognuno è libero di fare ciò che vuole e di pensare ciò che crede. Ma sinceramente, ancora adesso non riesco a capire.
lunedì 29 marzo 2010
sabato 27 marzo 2010
RESIANI = SLOVENI? MAI
Mi rattrista,ma quello che pensavo già l'anno scorso prima delle elezioni Comunali (vi ricordate) della Lista "UN FUTURO PER RESIA" è purtroppo realtà.
Alla lunga la verità viene a galla. Almeno alle prossime elezioni Comunali si presentino con una lista chiara nei programmi e con il nome a loro più consono. Ovvero - SLOVENSKA SKUPNOST -.
Eccovi il perchè di queste mie affermazioni:
E' ufficiale, ieri il Consigliere Regionale di Trieste Igor Gabrovec (rappresentante in Consiglio per gli Sloveni del Friuli.V.G.), ha incontrato a Stolvizza i responsabili Politici della Lista "UN FUTURO PER RESIA" MADOTTO NEVIO di Oseacco e PAMELA PIELICH di Stolvizza. Erano presenti anche il Presidente del Circolo Culturale Resiano Rozajanski Dum (associazione iscritta alle associazioni slovene) NEGRO LUIGIA e l'ex Sindaco LUIGI PALETTI, e altri (come dice l'articolo) giovani del luogo.
Eccovi l'articolo: http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=5584
venerdì 26 marzo 2010
NOVITA' DALLA VAL RESIA
Oggi il Consigliere Regionale Sloveno Igor Gabrovec ha visitato la Val Resia. Lo si apprende dal sito ufficiale del Consigliere http://www.igorgabrovec.net/news.php?id=63&lang=sl . Avrebbe incontrato a Stolvizza Luigia Negro, e addirittura i rappresentanti dell'opposizione politica in seno al Consiglio Comunale di Resia. ( - UN FUTURO PER RESIA - ? )
La venuta in Valle di Igor Gabrovec, è stata anticipata dallo stesso Consigliere Regionale Sloveno su SLO MEDIA il portale dei Sloveni in Italia, già il 22 marzo tramite questo articolo http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=5499 .
domenica 21 marzo 2010
PER NON DIMENTICARE
TRIESTE 27 SETTEMBRE 2007 MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELLA LINGUA E DELL'IDENTITA' RESIANA
sabato 20 marzo 2010
RESIANI = SLOVENI ? NO GRAZIE
Cari Amici Sloveni,è inutile che vi scaldate tanto. A Resia ci sono 3,4,5, resiani(?) che si sentono sloveni, ma la stramaggioranza di noi Resiani, residenti e non residenti ci sentiamo RESIANI, SEMPLICEMENTE RESIANI. Nessuno dice che queste 3,4,5 persone non hanno il diritto di dichiararsi slovene. Ma se permettete, codeste persone quando vanno a congressi ,riunini o altro, parlino per loro stessi e non a nome di tutti i Resiani.
Vi segnalo questi due articoli. Uno tratta di toponomastica a Resia, mentre l'altro riguarda la mia persona. Ebbene, mi hanno dedicato un articolo. (gli articoli sono in sloveno)
1) http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=5479#komentarji
2) http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=5437
mercoledì 17 marzo 2010
CARTA D’IDENTITÀ BILINGUE, IL COMUNE DEVE RILASCIARLA
Lo ha scritto il Ministero dell’Interno al Comune di Resia
Vi segnalo un articolo apparso sul Novi Matajur, che come ben sapete è l'organo ufficale degli Sloveni (?) della Provincia di Udine.
Ebbene Gabriele Cherubini,un Bolognese residente a Resia ha chiesto, e otterrà, la CARTA D'IDENTITA' ITALIANA - SLOVENA. La domanda sorge spontanea. Ma come fa Lui a dichirarsi Sloveno? Strano, delle sue origine Slovene non ne sapevo niente. Ma!!!
martedì 16 marzo 2010
PD-SSk: Gabrovec, imbrattare cartelli stradali è deplorevole
Condanna senza mezzi termini gli atti vandalici di quest'ultimo periodo che hanno visto danneggiati parecchi cartelli stradali (con la cancellazione dei toponimi italiani) nei comuni di Stregna, San Leonardo e Savogna, il consigliere regionale del PD-SSk Igor Gabrovec.
"Sono azioni alle quali a Trieste e Gorizia, in tutti i decenni del Dopoguerra, siamo ben che abituati - annota il rappresentante della Slovenska skupnost - e che hanno visto sostanzialmente sempre imbrattate le versioni slovene dei toponimi, come anche i monumenti ai caduti, le targhe di intitolazione delle scuole con lingua d'insegnamento slovena, i portoni delle sedi delle organizzazioni slovene. Mai è successo che qualcuno sia stato preso con le mani nel sacco, anche se le firme sotto i misfatti erano spesso ben chiare e politicamente leggibili, continua il consigliere.
"Questi atti vanno quindi condannati senza alcuna reticenza perché inaccettabili a prescindere da chi li commette. Non va accettata nemmeno - annota ancora - una qualche possibile ricerca del rapporto causa-effetto: chi offende la lingua, la cultura e la storia altrui dimostra semplicemente la propria incapacità di accettare e relazionarsi con l'altro. A dire il vero un dubbio si pone ed è quello di veder affiorare alcune vecchie abitudini riconducibili ai tempi della cosiddetta strategia della tensione, quando le provocazioni venivano mon solo tollerate, ma addirittura stimolate".
domenica 14 marzo 2010
RESIA Solidarietà storica
Premetto che non sono uno storico e tanto meno un critico storico, ma per quanto ha scritto Alberto Siega, presidente di Identità e tutela val Resia: “A proposito di Resia, isola linguistica slava” (Messaggero Veneto, 23 febbraio) mi sento di esprimergli, per quanto ha detto la mia solidarietà storica a commento e a titolo di riflessione.
sabato 13 marzo 2010
Resia, no alla centrale: il Comune è soddisfatto
Scampato il “pericolo” per la costruzione della centralina idroelettrica sul torrente Resia, in località “ponte Rop”, ora il Comitato nato con l’intento di opporsi a quest’opera, ha comunicato di voler sostenere il percorso avviato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Chinese. In particolare, si tratta di concretizzare le decisioni prese a fine dicembre 2009, quando il Consiglio comunale, all’unanimità, con apposita delibera, ha stabilito che il tratto del Resia che va dalla località Zaleni Vir (Zamlin) alla località Tigo, debba essere sviluppato con finalità paesaggistiche, turistiche ed ambientali.
Cartelli stradali imbrattati vandali anche a Savogna
Non solo a San Leonardo e a Stregna: anche il Comune di Savogna è stato toccato dall’azione vandalica sfociata nell’imbrattamento della cartellonistica che indica i toponimi, con cancellazione di tutti i nomi italiani. La scritta “Italia”, in corrispondenza dell’ex valico confinario di Polava, sul Matajur, è stata anch’essa oscurata con lo spray.