Messaggero Veneto 11 luglio 2007
Legittima difesa della mia identità
Mi riferisco anch'io alla lettera con la quale il signor Bisiach di Aiello il 28 scorso ha definito il mio intervento del 15 precedente, che rendeva semplicemente noti i nomi dei consiglieri comunali delle valli friulane dichiaratisi eletti di lingua slovena, espressivo di "una marcata e molto strana animosità anti slovena" in quanto il mio cognome sarebbe di origine slovena. Trattasi di definizione che a me pare pretestuosa. Infatti è storicamente acquisito che nelle Valli del Natisone, del Torre e di Resia, in provincia di Udine, vivono comunità linguistiche di antico insediamento(a partire dal VII secolo) di origine slava che portano cognomi originali come il mio e che, nel rispetto della propia ultramillenaria storia, si sentono profondamente inseriti nell'ambito della popolazione friulana, pur conservando gelosamente alcune loro peculiari caratteristiche originarie che chiedono di avere tutela. Pertanto dette comunità contrastano quanti in vari modi, tra cui dichiararsi improvvisamente eletti di lingua slovena, tentano di assimilare alla minoranza nazionale slovena di Trieste nella quale non si riconoscono. Quindi da parte mia nessuna " animosità antislovena ", ma semplice contrasto all'assimilazione nello spirito di una legittima difesa della mia identità italiana che fa riferimento alla storia e al mio sentire, confortata dal mio cignome di origine slava e delle scelte fatte dai miei avi nel 1866 di appartenere all'Italia.
Sandra Medves
consigliere comunale di Pulfero
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