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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 17 luglio 2007

Stregna: Noi non siamo minoranza slovena

Messaggero Veneto       sabato 14 luglio 2007


Dopo aver letto diversi articoli apparsi ultimamente sul Messaggero Veneto e non solo, mi sento costretto a chiedere ospitalità per replicare. Chi scrive è un consigliere comunale di Stregna, primo firmatario della richiesta di cancellazione del propio comune dall'elenco di quelli ammessi alla tutela della minoranza slovena. Questa, a Stregna, non è mai esistita. Esiste invece una comunità linguistica di antico insediamento da oltre 1400 anni, riconosciuta e tutelata da leggi regionali, che la nostra lista "Per il nostro futuro"continua a difendere nel rispetto delle aspirazioni più volte palesate dalla popolazione locale. E' per ribadire la difesa di detta millenaria realtà linguistica locale che il nostro gruppo consiliare ha chiesto al Comitato paritetico di Trieste di non includere il comune di Stregna tra quelli che si riconoscono nella minoranza slovena, inesistente su questo territorio. Richiesta che vorrebbe anche porre fine alle infinite diatribe fratricide, speculazioni politiche e falsità da troppo tempo presenti sul territorio. Un atto democratico liberamente sottoscritto da un terzo dei consiglieri come contributo per una seria riflessione sulla realtà storica comunale che deve essere tutelata nel rispetto della Costituzione Italiana. Quindi nessuna grave responsabilità nei confronti degli sloveni che hanno giustamente diritto a essere tutelati, come tutti, dove sono presenti. Nessun intendimento di arrecare danno economico al Comune. Non siamo masochisti, tutt'altro. Siamo i primi a rivendicare i fondi diretti a sostenere le realtà e i problemi locali. Riteniamo però, e lo diciamo a costo di essere ripetitivi, che tali fondi devono essere spesi solo per la tutela della nostra identità e non per tradurre gli atti comunali in lingua slovena. Infine, contestiamo i riferimenti del tutto dispregiativi nei confronti dei vari circoli culturali. Ne cito alcuni: circolo Jacopo Stellini, Valli San Leonardo e Castagno di Graverò, Salviamo Resia, Po Nasem Lusevera, Lega della Slavia Friulana. Ricordando che questi circoli e associazioni sparsi in diversi comuni valligiani sono nati spontaneamente per volontà della nostra gente che ha anche sottoscritto petizioni a difesa della propia storia, di cultura, lingua e tradizione, e che soprattutto non ricevono nè fondi nè ordini nè spinte da nessuno e tanto meno dall'esterno. Si autofinanziano, non hanno idee impositive e nulla vogliono boicottare. Sono apartitici, aperti a tutti e lavorano alla luce del sole ascoltando semplicemente la gente del  luogo. Meritano il massimo rispetto perchè l'unico loro scopo è quello più volte dichiarato di restare nella storia per quello che sono sempre stati. Con queste finalità riferite alla storia locale, e non altre,è stato chiesto al Comitato di non considerare, senza il coinvolgimento della popolazione, la comunità linguistica storica di Stregna minoranza linguistica slovena come quella di Trieste e Gorizia.


Augusto Crisetig


consigliere comunale e già sindaco di Stregna

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