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giovedì 3 febbraio 2011

Progetti transfrontalieri un incontro a Bovec

Nei giorni scorsi a Bovec, in Slovenia, si è tenuto un incontro, promosso dai primi cittadini di Plezzo, Caporetto e Tolmino, al quale hanno partecipato molti amministratori locali della fascia confinaria e alcuni rappresentanti del Parlamento sloveno. Si è parlato dell’opportunità di affrontare insieme le tematiche transfrontaliere e di valutare le forme di collaborazione relative ai progetti comuni e all’utilizzo dei fondi europei.
Infatti dal 1994, anno in cui sono decollati i primi programmi sfociati poi negli Interreg III, nei comuni transfrontalieri si sono realizzati importanti investimenti quali, ad esempio, la costruzione della sede del parco delle Prealpi Giulie e l’ampliamento di strade di collegamento, oltre ad altri interventi legati all’agricoltura, allo sport, al turismo e alla cultura.
Successivamente tutti sono stati incoraggiati a presentare iniziative volte ad attingere ai fondi europei, circa 136 milioni di euro, definiti all’interno del Programma Operativo per la cooperazione transfrontaliera “Italia Slovenia 2007-2013”.
Nella seduta, in cui hanno preso la parola vari rappresentanti della zona transfrontaliera, il sindaco di Resia, Sergio Chinese, oltre ad aver espresso perplessità sulla vastità territoriale italiana che vede coinvolta anche l’Emilia Romagna e il Veneto, e il mancato riconoscimento di Resia nel piano regionale turistico del polo sciistico di Conca Prevala sul massiccio del Canin, in territorio comunale resiano, ha relazionato sulla prossima realizzazione di un impianto fotovoltaico a Prato di Resia, Un’azione prevista nell’ambito del progetto strategico transfrontaliero “Climaparks”, recentemente presentato dal parco delle Prealpi Giulie insime al parco del Triglav. Inoltre si è dimostrato disponibile a presentare uno studio di fattibilità, in collaborazione con la Fondazione “Poti Miru” (Percorsi della Pace) di Caporetto, per sviluppare un progetto transfrontaliero di percorsi storico-turistici relativi alla prima guerra mondiale, che coinvolgerebbe la valle dell’Isonzo e la Carnia, passando per Resia.

Tratto dal Messaggero Veneto del 31 gennaio 2011

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