ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 25 maggio 2011

FIAMME NEL PARCO DELLE PREALPI GIULIE


Ancora fiamme sul monte Uarchec
A rischio la fauna del Parco delle Prealpi Giulie, tra cui cuccioli e adulti di camosci e stambecchi. L’incendio è alimentato dal forte vento in quota



 



canadair - Un canadair in azione
Un canadair in azione
 




Le fiamme, probabilmente a causa di un fulmine, sono divampate venerdì alle pendici del monte Uarchec, all'interno del Parco delle Prealpi Giulie, in comune di Resiutta, e per spegnerle sono ancora all'opera i Canadair, provenienti da Genova, e altri vaivoli in grado di trasportare e riversare tonnellate e tonnellate di acqua sull'area incendiata.

L'incendio è nuovamente divampato lunedì, dopo che le fiamme erano state inizialmente  circoscritte, a causa del forte vento. L'incendio ha interessano, successivamente, un'area di circa dieci ettari in una zona boschiva impervia, ancora oggi non facilmente raggiungibile dai soccorsi.

sabato 21 maggio 2011

APPELLO PER LA SICUREZZA DELLA STRADA


Il sindaco di Resia Sergio Chinese chiede interventi urgenti alla Regione per la messa in sicurezza dei versanti che sovrastano la strada tra la località Lischiazze e la frazione di Uccea. A rischio ci sarebbero le due attività economiche di Sella Carnizza.

venerdì 20 maggio 2011

VAL RESIA

LADRI IN AZIONE

Purtroppo c'è da segnalare un fatto molto grave accaduto in questi ultimi giorni nella nostra Valle.
Circa una settimana fa alcuni stavoli siti tra Stolvizza e Coritis sono stati "visitati" da gentaglia. Hanno sforzato le via di accesso e una volta entrati hanno portato via oggetti anche di valore. Danni anche ad alcuni stavoli di Clivaz e in alcune abitazioni della stessa frazione di Coritis.

mercoledì 18 maggio 2011

La Val Resia e il canto del cuculo


L'inno alla Carnia inizia e finisce con il canto del cuculo. Si manifesta così l'originalità e la coralità del canto di un uccello che rispecchia quella caratteristica che contraddistingue la sua specificità naturale. Quel canto che si diffonde ed echeggia anche tra le montagne della nostra Valle e che imprime, decisamente e fortemente, l'avvento della primavera e, per tutto il tempo che canta, val la pena di ascoltarlo. Così la vita segue il suo percorso e la natura procede lungo il suo movimento regolare.

martedì 17 maggio 2011

NEVE A BASSA QUOTA FUORI STAGIONE



IN RICORDO DI AMELIO NAIDA

Saputa la notizia, in ritardo, ho avvertito in me un desiderio di scrivere due righe per ricordare un paesano nativo di San Giorgio di Resia, del mio stesso paese natale, Amelio Naida.
Lui è stato l’inventore del Parco di Piuma-Isonzo, almeno così come lo descrive un articoletto apparso sul giornale Il Piccolo di Trieste in data 8 aprile 2009, il giorno dopo la sua morte prematura. Tale servizio lo racconta come ottimo conoscitore della fauna locale, grazie alle sue origini alpine. Nel 1983 fu assunto come operaio generico dell’Azienda delle Foreste della Regione FVG. Si stabilisce a Gorizia, si sposa e diventa padre di due figli. Nominato capo squadra delle maestranze di Gorizia si occupa della gestione delle proprietà regionali del Parco Piuma-Isonzo, Bosco Plessiva e Foreste triestine.
E’ bello ricordare una persona che si è fatta onore fuori dal suo ambiente d'origine. Questo per dimostrare, quando veniamo chiamati ad assumere delle responsabilità e degli incarichi importanti, siamo presenti ed attivi e, come resiani, siamo capaci di evidenziare in modo chiaro e indubitabile la nostra serietà e la nostra capacità, a dimostrazione delle nostre origini.
Un dovere, un ringraziamento ed un saluto particolare da Franco Tosoni

lunedì 9 maggio 2011

Segreti imbarazzanti custoditi dai servizi segreti sloveni

Vi sono documenti dei servizi segreti della Slovenia risalenti agli anni dell’ex Jugoslavia, che per legge non sarebbero più segreti. Eppure il governo di Lubiana ne ha impedito la pubblicazione. A occuparsene e a volerli consultare era stato Igor Omerza, storico e politico (già deputato al Parlamento e ministro), ma il veto è stato posto dal premier sloveno Borut Pahor. Il materiale in discussione riguarda gli anni tra il 1970 e il 1980. Si suppone – o forse è più che una supposizione – che essi possano svelare comportamenti compromettenti di personaggi pubblici sloveni ancor oggi sulla breccia. Ma anche far luce – è quel che si ritiene in Austria – su eventuali rapporti tra i servizi segreti di Belgrado ed esponenti della minoranza slovena presente in Carinzia.

martedì 3 maggio 2011

Presentata in Consiglio petizione su organizzazione scolastica

DA SAPERE:

È stata depositata in Consiglio regionale una petizione popolare, sostenuta da 1.040 firme e promossa dal Consiglio comunale di Medea (GO), che chiede l'applicazione della legge nazionale 482 sulla tutela delle minoranze linguistiche - in questo caso quella friulana - nell'organizzazione scolastica.

Resia, frana sulla strada che porta a Sella Carnizza

26 aprile 2011

Una frana di notevoli dimensioni ha bloccato ieri la strada che collega Resia a Sella Carnizza attraverso la Valle di Uccea. Verso le 15.30 infatti un costone di roccia staccatosi dal Monte Musi si è riversato sulla carreggiata a un chilometro dall'abitato di Lischiazze. Lo smottamento è stato talmente violento da aver fatto oscillare le abitazioni del piccolo borgo della Val Resia.

domenica 1 maggio 2011

MINORANZA SLOVENA IN AUSTRIA

Ho trovato questo interessante articolo che riguarda la MInoranza Slovena in Austria.

Svolta storica in Carinzia verso la minoranza slovena

Se si tratti davvero di un evento storico, come viene definito, lo si vedrà nel tempo, ma l’accordo politico raggiunto l’altra sera a Klagenfurt, dopo 8 ore di discussione, segna una svolta profonda nei rapporti con la minoranza slovena che vive nella fascia meridionale della Carinzia, tra Hermagor e Bleiburg. Esso prevede finalmente una segnaletica bilingue nei luoghi dove vive una popolazione di lingua slovena e un maggiore sostegno alle sue istituzioni (asili, scuole, stampa ecc.).

sabato 30 aprile 2011

01/05/2011 30^ed. Camminata in Val Resia

In collaborazione con la Pro Loco Val Resia, camminata non competitiva su due tracciati di diversa lunghezza e difficoltà, alla scoperta della Val Resia.

Per informazioni:
Organizzazione:  A.S.D. Val Resia e-mail: resia@com-resia.regione.fvg.it  Tel. 0433-53001

martedì 26 aprile 2011

STORIA DI UNA FAMIGLIA DI ARROTINI

 Il Bollettino Parrocchiale – Luglio-Agosto 1968 riportava la notizia della tragica morte di Antonio Lettig di 25 anni di Stolvizza. Il triste fatto era accaduto di notte mentre correva verso Bolzano. I quotidiani riportavano questa notizia”….la velocità e un colpo di sonno o qualche altra causa, hanno ucciso Antonio Lettig. Il giovane arrotino di Resia è rimasto vittima del tragico incidente mentre andava a Bolzano per il suo lavoro di ambulante arrotino.”
Molti arrotini sono tragicamente deceduti sulla strada per il loro lavoro. Di alcuni, la cronaca nei tempi passati non ne veniva a conoscenza e la notizia giungeva talvolta molto tardiva in particolare quando succedeva in terre lontane nel loro lungo peregrinare attraverso l’Europa in particolare per i paesi dell’Est.
La storia degli arrotini è infinita e ognuno di loro ne ha una fatta di sacrifici, non sempre uguale ad altri, come questa che vado a raccontare.
Madotto Odorico Cjakarin, nato nel 1851 a Coritis diede alla luce 18 figli. Praticava il lavoro di ambulante – Kramar – vendendo oggetti sistemati nella krama (cassettiera portata sulle spalle) dove trovavano collocazione fili, aghi, ditali, spilli, pezzi di stoffa, in pratica tutto ciò che serviva alle donne di casa.

giovedì 21 aprile 2011

MONTAGNA: 1,5 MLN EURO AD OTTO COMUNI PROVINCIA DI UDINE

 Un'iniezione di risorse da parte della Regione per quasi 1 milione e mezzo di euro sarà in grado di attivare nuove realizzazioni e riqualificazioni nella montagna friulana.

TORNA A CASA RESIA

Come potete aver notato oltre a inserire vecchie foto di Resia, sto inserendo dei video con dei frammenti di canti tipici Resiani. Sono spesso alla ricerca di essi, per poi salvarsi su Pc e inserirli nel Blog.
E' dura, ma chi cerca trova.
Spero che sia a Voi tutti gradito.

Se avete in qualche soffitta del materiale Audio, Video o foto vecchie e avete voglia di condividerli, contattatemi tramite posta elettronica francodile@alice.it
Grazie

TIPICO CANTO RESIANO






San Giorgio di Resia 1960 circa
Cantano Maria Paletti e Giuliana Naida

mercoledì 13 aprile 2011

RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO

VAL RESIA ED IL SUO GRUPPO FOLKLORISTICO
Penso che sia lecito avanzare una critica e analizzare la gestione e la guida di un gruppo folkloristico, senza preclusioni e pregiudizi nei confronti delle persone che ne fanno parte.
Se mi è consentito vorrei riprendere quanto ha evidenziato e denunciato il presidente dell’associazione Identità e Tutela Val Resia su il numero UNICO DI INFORMAZIONE PER SOCI E SOSTENITORI “VOCE DELLA VAL RESIA”, a riguardo della gestione e la conduzione del Gruppo Folkloristico Val Resia.

lunedì 11 aprile 2011

Valorizzazione Musica e Danza Resiana


L'Ecomuseo Val Resia, nell'ambito della programmazione di interventi, ha organizzato una tavola rotonda dal titolo "La musica e la danza resiane tra salvaguardia e consapevolezza. Tutela a livello internazionale: percorso possibile?". La stessa si è svolta Sabato 26 marzo 2011, dalle ore 15.00 nella Sala Consiliare del Municipio di Prato di Resia.  Obiettivo dell'incontro è stato di capire come affrontare il percorso di crescita per la valorizzazione della musica e danze resiane a livello internazionale, ovvero come procedere al fine di addivenire alla loro candidatura nel patrimonio immateriale dell'UNESCO. Hanno partecipato all'evento, tra gli altri, Luisa Vietri, etnoantropologa, Roberto Frisano, etnomusicologo, Giuliana Ferrara del Centro Regionale di Catalogazione e Restauro dei beni culturali, membro del Comitato Tecnico Scientifico Ecomusei del Friuli Venezia Giulia, il Gruppo Folkloristico Val Resia ed il Coro Monte Canin.

Tratto dal sito http://www.comune.resia.ud.it/Eventi.2645.0.html


CANTO TIPICO RESIANO





Stolvizza 1960-1962 circa
Gruppo di donne con Irma Buttolo

RESIANI ATTENZIONE A CIO' CHE FIRMATE


Probabilmente è in atto da parte dei "filo Sloveni" (nel senso che sono favorevoli che i Resiani vengano "catalogati" come Sloveni), un approcio a coloro che vivono la nostra Vallata in senso stretto. Sappiate che è in arrivo a Resia una Cooperativa Slovena con sede a Cividale, che grazie alla Legge della Minoranza Slovena propone contributi per le attività  Agricole. Alcune aziene delle Valli del Natisone hanno aderito, pensate che ha aderito anche una di Moggio Udinese (?).
Per capire meglio eccovi il link del loro sito http://www.kmeckazveza.com/

CANTO TIPICO RESIANO





Oseacco 1960 - 1962
canta M.Clemente

domenica 3 aprile 2011

3 AVRIL 1077 - 2011 FRIUL PAR SIMPRI




A Pavia il 3 aprile del 1077 l’imperatore Enrico IV concede al patriarca Sigeardo l’investitura feudale con prerogative ducali su tutta la contea del Friuli. E’ l’atto di nascita dello stato patriarcale friulano; con questo atto il Friuli riacquistava la sua integrità territoriale e la sua autonomia politica. Nonostante non si trattasse di un vero stato sovrano, l’esempio friulano rappresenta una delle forme più mature di organizzazione politica unitaria ed accentrata sorte in Europa nel Medioevo.

giovedì 31 marzo 2011

Un difensore della particolarità

A un anno dalla scomparsa del carissimo e stimatissimo cavalier Sergio Mattelig resta ancora forte il richiamo alla tutela delle lingue autoctone della Slavia friulana e di Resia. Però, purtroppo, non si è ancora giunti a una posizione di concreta difesa di dette parlate slave che, come tutto il mondo sa, rappresentano patrimonio storico e linguistico amorevolmente conservato e tramandato dai nostri avi. --br-Il forte richiamo lanciato a tutti i politici per una valida e positiva risoluzione del problema ha avuto riscontro (per noi ovviamente negativo) solamente nella parte politica di centro-sinistra (Pd), la quale ha preso sotto le proprie "benevole" ali la questione slovena, assicurandosi così il bacino elettorale e contributivo delle Valli con la piena disponibilità e il pieno sostegno di Lubiana. L'altra parte, il centro-destra tutto, ha mostrato indisponibilità e insofferenza anche per la semplice presa di posizione verso il proprio elettorato, che nell'ultima consultazione elettorale ha decisamente contribuito alla sua affermazione: le sue promesse pre-elettorali sono letteralmente andate "a farsi benedire" (vedi Tondo) e nulla si è fatto per risolvere la questione e per ridare dignità alle popolazioni che da oltre 14 secoli conservano e tramandano la loro lingua e la loro cultura, uniche e da non confondersi con nessun'altra. Resta vano, quindi, il grido lanciato ai politici dal cavalier Mattelig in quanto gli stessi, anziché attivarsi per una soluzione del problema, tendono, ahimè, ad assopire qualsiasi iniziativa proposta al riguardo («un giro di valzer, passamano e via»). Ma il suo appello non cadrà inascoltato: lo sentiremo sempre più forte e ci adopereremo con tutte le nostre forze per giungere al riconoscimento ufficiale della nostra identità, libera da vincoli e da imposizioni. Ciao, Sergio, amico e maestro, fiero combattente difensore della particolarità della tua terra. Cogliamo l'occasione per ricordare anche don Jaculin, scomparso circa un anno fa, promotore della stampa del libro "Gli Slavi del Natisone", riguardante le parlate autoctone delle Valli e forte sostenitore della nostra causa.
Alberto Siega
presidente di Identità e tutela Val Resia

Tratto dal Messaggero Veneto del 30 marzo 2011

CANTO TIPICO RESIANO





Ta lipa me Je woda
Lischiazze anno 1960 - 1962
Cantano Luigia Di Floriano e Anna Di Floriano

giovedì 24 marzo 2011

Resia, il gruppo folcloristico aiuta i terremotati giapponesi

Si sono esibiti in Giappone lo scorso agosto, partecipando al Festival mondiale della musica e della danza. Ora hanno avviato una raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate. Sono i componenti del Gruppo folkloristico "Val Resia", promotori del progetto "Aiutaci ad aiutare: il Gruppo folkloristico Val Resia per il Giappone". «Il ricavato - rende noto la presidente del sodalizio, Pamela Pielich - servirà a ricostruire asili, scuole e case di riposo, luoghi dove ci siamo esibiti in occasione del festival». E' attivo anche il conto corrente bancario del Gruppo folkloristico (filiale CrediFriuli di Resia, Iban IT79J0708577460030030001179).

Per ulteriori informazioni
http://www.folklorica.it/cms/index.php?id=33,239,0,0,1,0

domenica 20 marzo 2011

Minoranza resiana, per riconoscerla l’unica via d’uscita è cambiare la legge

La scappatoia per evitare che Resia sia considerata un territorio a minoranza slovena, può arrivare dalla stessa legge che oggi è contestata dalla comunità locale: la 38 del 2001. A sostenerlo è il consigliere regionale Franco Baritussio, che dopo aver promosso una norma di tutela per le minoranze germanofone dell’Alto Friuli, prende a cuore anche la specificità resiana.

Resia in festa per l’Italia: «Non siamo sloveni»

Nel giorno in cui tutta Italia ha festeggiato i 150 anni dell’Unità, la gente di Resia è scesa in piazza per denunciare l’abbandono della Madrepatria. Perché in questa valle, per secoli rimasta isolata dal resto del Mondo, si è sviluppata una cultura ed una lingua uniche, che alcune leggi nazionali e regionali tendono a svilire inglobandole nella minoranza slovena. Per questo la comunità di Resia si sta ribellando, gridando a voce alta la propria identità resiana e italiana. Erano un centinaio le persone che ieri hanno percorso le vie del capoluogo con i Tricolori listati a lutto: per loro la festa per i 150 anni dell’Unità è stata vissuta come il tradimento e l’abbandono dello Stato italiano e della Regione Friuli Venezia Giulia nei loro confronti. «La Val Resia – si leggeva in uno dei tanti volantini distribuiti dai manifestanti – piange per la sua nazione Italia. Le becere leggi l’hanno dichiarata comunità nazionale slovena, “sloveni in Italia”, svilendo la sua identità e offendendo il sacrificio dei nostri padri, quasi tutti alpini della Julia».

giovedì 17 marzo 2011

SOLIDARIETA' CON IL POPOLO GIAPPONESE

Ho aspettato qualche giorno prima di postare questa notizia. Pensavo che qualche componente del Gruppo Folkloristico Resiano prendesse una propia iniziativa tramite il loro sito o tramite Facebook a sostegno dei cittadini d Hokodate, colpiti profondamente sia dal terremoto, ma sopprattutto dal Tsunami. Cittadini conosciuti ad Agosto nella loro trasferta Giapponese.
Quindi, a questo punto, mi permetto di postare in segno di solidarietà a nome di tutti i Resiani queste poche parole.
Solidarietà da parte nostra, un abbracio a Voi tutti.


martedì 15 marzo 2011

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA INFORMA

GIOVEDI'  17 MARZO TUTTI A  PRATO  DI  RESIA

ORE 15.00

MANIFESTAZIONE  CON  BANDIERE  LISTATE A  LUTTO  PER  L'UNITA'  D'ITALIA
Lo stato Italiano, che considera i Resiani Sloveni in Italia.
Questa è una vergogna storica.
Più rispetto per coloro che con la vita hanno difeso il confine orientale e la Patria tutta.


bandiera-a-lutto200.jpg


sabato 12 marzo 2011

VAL RESIA

Il nostro futuro poggia sul nostro passato.
Le lettere al Presidente della Repubblica
Nella mia ultima visita a Resia ho avuto modo di scambiare qualche parola con amici e conoscenti sulle ormai note vicende legate alla controversa questione della nostra reale e minacciata identità. Tutto questo anche per rendermi conto delle novità, delle particolarità e degli sviluppi legati all’attuale problema. Quando si è lontani dalla realtà quotidiana i fatti, indubbiamente, ti rendono alquanto curioso. Con questo non voglio dire che io sia del tutto carente di notizie, ma era soprattutto rilevante trovare ed avere a portata di mano quelle fonti più fresche, più tangibili e più palpabili.

giovedì 3 marzo 2011

mercoledì 2 marzo 2011

Pdl: Baritussio, riconoscimento identità comunità resiana

Il plurilinguismo è per il Friuli Venezia Giulia una ricchezza. Le identità e le peculiarità all'interno dello stesso rappresentano, tuttavia, altrettanta ricchezza che non deve essere né compressa, né demolita".


Così il vicepresidente del Gruppo Pdl in Consiglio regionale Franco Baritussio commenta la risposta dell'assessore regionale Elio De Anna alla sua interrogazione sul riconoscimento della lingua resiana.

martedì 1 marzo 2011

Protesta a Trieste per uscire dalla tutela dello sloveno

Continua la mobilitazione di Resia per ottenere l’uscita del comune dai territori compresi dalla legge 38 riservata alla minoranza slovena. Nei giorni scorsi un gruppo di cittadini resiani si è recato a Trieste a bordo di un bus messo a disposizione dell’associazione “Identità e Tutela Val Resia”. Obiettivo della trasferta, manifestare davanti al palazzo della Regione, dove si stava svolgendo una riunione della Commissione Paritetica. «Non vogliamo – afferma il presidente del sodalizio Alberto Siega – che Resia resti compresa tra quei comuni dove si attuerà il bilinguismo (italiano-sloveno), a tutela della minoranza slovena che non è e non è mai stata presente nel comune di Resia.

Tratto dal Messaggero Veneto del 27 febbraio 2011

martedì 22 febbraio 2011

MINORANZE: DE ANNA A GIORNATA SLOVENA, LINGUA SIA VALORE AGGIUNTO

Gorizia, 22 feb - "Dobbiamo riconoscere le lingue minoritarie, nello specifico lo sloveno, come un valore aggiunto e una caratteristica di eccellenza e non come una divisione o una rivendicazione campanilistica, traghettando il termine tutela in un più attuale contesto di pari opportunità. Nell'Europa dei popoli - ha infatti affermato a Gorizia l'assessore regionale alla Cultura e alle Relazioni internazionali, Elio De Anna, nell'ambito della giornata slovena degli Stati generali delle lingue minoritarie - il Friuli Venezia Giulia ha cambiato ruolo e posizionamento, diventando da baluardo del Nordest a punto di riferimento a Sudest, ed è su queste basi che dobbiamo lavorare insieme per essere competitivi e culturalmente propositivi".

RESIANI A TRIESTE

Mercoledì 23 febbraio alle ore 11.00 in Piazza Unità d'italia, manifestazione per RESIA LIBERA. 
La paritetica discuterà sull'uscita del Comune di Resia dalla Legge che considera i RESIANI SLOVENI.         
 
Pullman da Resia con partenza da Oseacco alle ore 8,30, seguirà fermata a Udine davanti alla Tribuna dello Stadio Friuli alle ore 9,30.
Rientro previsto a Resia alle ore 17.00

lunedì 21 febbraio 2011

Bilinguismo: no a privilegi e capricci (Unione degli Istriani)


“Minoranza slovena nel Friuli Venezia Giulia, distinguere privilegi e capricci dai veri diritti, i soli che vanno invece riconosciuti ed attuati integralmente”



In Val Resia vanno resi pubblici i forti contrasti che ci sono, dove tutta la popolazione, di antica origine slava, rifiuta di essere considerata come slovena”



L’Unione degli Istriani interviene sul dibattito scatenato pochi giorni fa con le richieste del Comitato paritetico istituzionale per i problemi della minoranza slovena di ampliamento dell’applicazione del decreto del presidente della regione Renzo Tondo  non solo nei Comuni ma  anche negli enti pubblici.



“Vanno necessariamente chiariti i limiti della generosissima legge italiana di tutela della Minoranza slovena dalle richieste del Comitato paritetico, suffragate dall’ istigante attuale governo di Lubiana” precisa il presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota.

domenica 20 febbraio 2011

TOPONOMASTICA


PD-Ssk: Gavrovec, materiale informativo Turismo FVG

"La mappa turistica della nostra regione, edita e distribuita dall'agenzia TurismoFvg, riporta anche parte dei Paesi confinanti, l'Austria e la Slovenia. Per la parte slovena si può notare che per molte località viene riportato - oltre al nome originale - anche la denominazione italiana. Come dovrebbe esser noto, specialmente se ci riferiamo alle piccole località dell'entroterra, le forme italiane dei nomi fondano le radici nel periodo seguente il trattato di Rapallo, sfociato presto nell'era fascista e nella conseguente italianizzazione forzata di tutta l'area, così nella toponomastica come anche nell'onomastica, con il dichiarato intento di cancellare ogni traccia della cultura slovena."