Messaggero Veneto 19 ottobre 2007
Missione compiuta. Gli amministratori e cittadini di Resia che mercoledì hanno partecipato alla seduta del Consiglio Regionale sono riusciti a portare a casa un impegno ufficiale dell'assessore Roberto Antonaz per consentire il riconoscimento della Lingua Resiana a livello nazionale, nell'ambito della legge 482 del 1999. Non solo.Il Comune infatti vedrà arrivare direttamente nelle sue casse i finanziamenti regionali per le minoranze linguistiche, senza l'intermediazione di associazioni slovene. Molta soddisfazione quindi, soprattutto da parte dei due assessori al seguito della popolazione, Daniele Di Lenardo e Cristina Buttolo che fin dalla mattinata di mercoledì avevano avviato una serie di colloqui con i vari gruppi presenti in Consiglio Regionale per riuscire a far approvare l'Ordine del giorno di riconoscimento della lingua Resiana. <Siamo contenti - ha spiegato l'assessore Buttolo - sia per l'impegno dimostrato dai vari gruppi consigliari, ed in particolare da quelli dei Cittadini per il Presidente, Udc e Lega Nord, e per la sensibilità dell'assessore Antonaz. Le pressioni messe in campo da amministrazione Comunale e cittadini evidentemente sono servite. In particolare - ha aggiunto - il grosso risultato sta nel fatto che nonostante il Resiano non sia riconosciuta come minoranza a sè stante a livello nazionale, c'è l'appoggio della Regiona per far sì che ciò avvenga>. E questo nonostante a un certo punto il traguardo sembrasse allontanarsi, visto lo scarso interesse sulla questione dimostrata da alcuni consiglieri regionali, tanto che l'accordo alla fine è sembrato un pò forzato. < Abbiamo ottenuto ciò che chiedevamo - ha spiegato Cristina Buttolo - per abbattere i paletti restrittivi della legge 482 infatti, avevamo un estremo bisogno dell'appoggio regionale per far sentire la nostra voce a Roma>. La giornata in Consiglio Regionale è stata caratterizzata anche da qualche incoveniente capitato ai cittadini di Resia arrivati a Trieste a bordo di un pullman. C'è stato prima l'allontanamento dall'aula di uno di loro e poi qualche scaramuccia con i giornalisti televisivi sloveni davanti alla sede del Consiglio, in piazza Oberdan. Nulla di grave comunque, soltanto la volontà e la passione da parte della gente Resiana di ottenere una propia autodeterminazione.
Calma, mancano ancora 7 articoli,e quello dei finanziamenti è uno di loro. Le promesse devono essere seguiti dai fatti. QUINDI CALMA.
RispondiEliminaOggi, 23 ottobre 2007, ricorre l'anniversario della disfatta di Caporetto. è un giorno nefasto anche per Resia perchè la legge 205 è stata approvata riconoscendo il resiano come minoranza slovena. Non mi considero affatto soddisfatto di questo risultato che è stato sbandierato come positivo non solo alla radio e televisione regionali ma, ciò che più preoccupa in un articolo del messaggero veneto del 19 ottobre: " Resiani soddisfatti. . . . "
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