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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 9 ottobre 2007

RESIA-Tutela linguistica e prossime elezioni

Messaggero Veneto   Lunedì 8 ottobre 2007


Il consiglio regionale, in questi giorni, sta discutendo il disegno di legge n°205 recante le norme sulla tutela della minoranza slovena. Questa legge va a completare il quadro normativo sulla tutela delle lingue minoritarie, iniziato con la legge 482/99 e della conseguente legge nazionale n°38/01, "Legge di tutela della minoranza linguistica slovena in Friuli Venezia Giulia".Non voglio entrare nel merito dei contenuti della legge in discussione, perchè una valutazione corretta va fatta solo alla sua approvazione definitiva.  Nè voglio commentare la protesta che alcuni Resiani hanno esibito davanti al palazzo regionale, contro questo disegno di legge, visto il grande attaccamento che essi hanno verso la propia cultura e le propie tradizioni. Un appunto che vorrei rilevare è che una protesta senza una proposta alternativa, seria e fattibile,  non ha senso, anzi si rischia che la stessa diventi una grande beffa, il passato insegna. Ma non è questo il motivo di questa mia lettera. Ho notato che, prima e durante le discussioni di questa legge, diversi partiti, dei due schieramenti politici, hanno fatto a gara per avere la paternità della difesa delle parlate locali, delle loro culture millenarie, proponendo nuovi referendum, interessamenti presso il Parlamento italiano in difesa di queste identità locali. Tutto questo può essere positivo e andrebbe anche sostenuto. Ma una domanda viene sontanea, la questione della difesa di queste identità locali non è di oggi, ma esiste da decenni se non da secoli, come mai nessuno prima si era mai interessato alla salvaguardia, alla tutela e alla valorizzazione di queste realtà e lo fa solo adesso che è in discussione questa legge? Siamo in prossimità delle elezioni regionali e sappiamo che la politica di questi tempi, più che interessarsi dei problemi della gente, specialmente in aree disagiate, è impegnata nella ricerca del consenso, a tutti i costi e con tutti i mezzi. Non vorrei che la politica cavalcasse una protesta o un disagio che c'è, senza però affrontare seriamente il problema delle lingue minoritarie presenti sul territorio regionale. Perciò facciamo molta attenzione che la tutela della nostra identità non sia strumentalizzata per altri fini, ma cerchiamo di affrontare la questione con pacatezza, competenza e nell'interesse della nostra comunità, evitando divisioni, discussioni e proteste inutili che fanno solo il gioco della politica, interessata non alla nostra identità, ma solo ai nostri voti, anche se sono pochi. La politica ha perso la credibilità, ma non il potere di decidere anche le sorti di una piccola comunità come la nostra, perciò evitiamo che essa decida per noi, perchè non dimentichiamoci che il futuro di Resia dipenderà solo da noi e sarà un futuro prospero e dignitoso solo se rimarremo uniti, liberi da incrostazioni del passato, ma convinti che il presente ci offre delle opportunità che noi non possiamo non cogliere.


Dino Valente     Resia

1 commento :

  1. Leggendo attentamente la tua lettera posso dire che questo disegno di legge parla esplicitamente di Minoranza Slovena.Quindi di Sloveni residenti in Italia. I Resiani secondo te sono Sloveni residenti in Italia? Perchè è di questo che si sta parlando, non di altro. La questione è che la legge, giustamente, deve dare delle risposte adeguate agli sloveni che da sempre vivono in questa Regione. Perchè allora aderire? Sono due le cose, o tutti i Resiani di colpo si sentono Sloveni e quindi hanno diritto a scuole, documenti, toponomastica ecc...Slovena doc, oppure, come io credo, qui ci si sente sloveni (pochi) solo per dei interessi personali, o credendo che entrando nell'orbita Minoranza Slovena, il Comune e quindi tutta la popolazione ne potrebbe beneficiare grazie a opportunutà di sviluppo. E se permetti, se fosse così, sarebbe VERGOGNOSO. Non preoccuparti che la tutela è già stata strumentalizzata in passato, e sappiamo benissimo come e chi lo ha fatto, e la politica grazie a questa nuova associazione ha parzialmente recepito il nostro messaggio, la popolazione dopo un attimo di sbandamento ha risposto, e non poco. Quindi perchè cogliere opportunità a nome di una Slovenità che non ci appartiene? Se devono dare finanziamenti o altro, che li diano a nome della nostra Lingua,della nostra Cultura, e che la nostra popolazione riprenda con orgoglio a parlare nella vita quotidiana il Resiano. Io personalmente ho sempre creduto che l'ideale era allargare la legge 205 non solo allo sloveno, ma anche alle altre lingue di ceppo slavo, ma purtroppo come tu sai , il 12 (?) di settembre 2007 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha firmato l'elenco dei comuni del Friuli V.G. che hanno aderito a codesta legge, tra cui Resia. Come mai? Tenendo conto che per ben 2 volte (?) l'elenco era stata rimandata indietro per verificare tale lista. E' stata chiesta una conferma a ogni comune, e indovina cosa ha scritto il nostro? Tu lo sai molto bene, e quindi attualmente è molto difficile intervenire per ribaltare il tutto, a meno di un ripensamento e quindi un dietro front dell'attuale consiglio Comunale. VEDREMO

    Mandi e a presto

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