Dom 15 ottobre 2007
Alla vigilia della ripresa dell’iter in consiglio regionale delle leggi di tutela della comunità slovena e friulana il Comitato 482, che raccoglie esponenti della comunità friulana, slovena e germanica e che si adopera per una corretta applicazione delle leggi di tutela, in particolare della 482/99 sulle minoranze linguistiche storiche, da cui prende nome, interviene con una nota in cui si esprime perplessità e preoccupazione in merito ai contenuti dei due provvedimenti e al clima che accompagna il loro esame.
«Innanzitutto — si legge nella nota —per quanto riguarda il disegno di legge sulla minoranza linguistica slovena, di cui il Consiglio regionale ha approvato i primi 15 articoli, ci auguriamo che il provvedimento venga approvato nella seduta del 17 ottobre senza ulteriori rinvii.
A preoccuparci, tuttavia, è soprattutto la qualità della discussione, in Aula e fuori, sulle varietà slovene parlate in provincia di Udine, perché è di varietà slovene che si parla — come già da tempo e ripetutamente dichiarato dai maggiori slavisti italiani ed internazionali — e non di altro.
In tutti questi anni, a utilizzare e a valorizzare le varietà locali, resiano compreso, all’interno della scuola, dei mezzi d’informazione locali e nelle attività culturali svolte sul territorio sono state proprio quelle realtà associative che qualcuno, pretestuosamente, accusa di voler “slovenizzare” la Slavia friulana e la Val Resia, non certo quanti oggi, rigorosamente in italiano, si ergono a unici difensori di tali varietà. Nessun problema a prevedere nel disegno di legge la valorizzazione delle varietà locali, anche se gli operatori linguistici e culturali attivi sul territorio già operavano in tale direzione senza bisogno di un testo di legge che lo esplicitasse.
Preoccupazione, invece, per i toni che la discussione ha assunto su questo punto e per la scarsa conoscenza della questione mostrata da diversi esponenti politici regionali, con la conseguenza di alimentare un clima pesante, a volte perfino intimidatorio, nei confronti di quanti da anni lavorano sul territorio per valorizzare la lingua slovena nelle sue diverse varietà. Altro che Euroregione, sembra di essere ritornati in piena Guerra fredda!
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Ho estrapolato una parte dell'articolo apparso sul Dom inerente alle polemiche e ai ritardi dell'approvazione della legge 205 in Consiglio Regionale. Ma cosa credevano questi sloveni che il popolo Resiano rimaneva impassibile a questa legge? Così presentata era una legge truffa ai danni del POPOLO RESIANO. Abbiate pazienza ........ci siamo anche noi. O vi da fastidio
Turan1964
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