Mentre ieri pomeriggio fuori dal palazzo si teneva la manifestazione contro la Ferriera di Servola, in Aula si discuteva anche del resiano |
Friulano, il confronto si riaccende |
Approvata la legge sulla lingua slovena, oggi e domani l’esame delle norme per la "marilenghe" |
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Trieste La prima giornata dei lavori del Consiglio regionale ha portato all'approvazione della legge sulla tutela della lingua slovena, passaggio ottenuto con 37 voti favorevoli e una astensione (Autonomisti Socialisti). Da parte di An, Forza Italia, Udc e Alessandra Battellino (Idv) i voti contrari. Dopo circa 18 mesi di concertazione e quattro sedute consiliari l'Aula accoglie la legge, un traguardo definito "storico per l'intera regione" dall'assessore regionale alla cultura Roberto Antonaz, fonte di "truffa" (in tema di fondo regionale per la minoranza) invece dai versanti di Forza Italia e An rappresentati dai motivati consiglieri Camber e Ciani. Lo stesso assessore Antonaz inoltre, nel corso del suo intervento, aveva speso inoltre parole di attenzione e saluto alla rappresentanza della Val Resia, scesa nuovamente in massa dalle parti del Palazzo per manifestare il dissenso nei confronti dell'accorpamento con l'idioma e l'identità della comunità slovena. I resiani hanno vinto una prima tappa della loro personale battaglia, ottenendo il riconoscimento della autonomia: un discorso che ora passa allo Stato - ha sottolineato Antonaz - e che la Regione cercherà di sostenere». Sempre sui temi sollevati dalla minoranza della Val Resia è intervenuta la segreteria dei Cittadini per il Presidente: «L'approvazione della legge sulla minoranza linguistica slovena ha costituito un importante momento per affermare la specificità del resiano. Il gruppo Cittadini ha seguito i vari passaggi della legge, con attenzione anche alla tutela delle Valli del Natisone e del Torre, assicurando una normativa specifica pere i finanziamenti in campo culturale e linguistico». |
TRATTO DAL GAZZETTINO DEL 24 OTTOBRE 2007
Sono nativo di Stolvizza e abito fuori da Resia ma so parlare Resiano come i tanti resiani rimasti in valle e che sono stati traditi da questa legge. Ma sappiamo che chi sa, fa; chi non sa insegna. Questo per dire che un "Branco" di "ignoranti" della verità hanno voluto dare sfogo a delle velleità politiche di partito.
RispondiEliminaAbbiamo, per l'ennesima volta, avuto modo di constatare che la politica fa quel c...o che vuole in barba alle realtà e verità popolari.
Lo sappiamo che la verità fa male e si cerca di nasconderla, coprirla, negarla o falsificarla per che cosa? Per la politica?
Per favore non sforzatevi a spiegarmi il perchè. Abbiate rispetto per la mia identità ed è per quella, sappiatelo, che la gente è disposta a morire. William Wallace ricorda nulla?
Le bombe del tirolo nemmeno?
Noi NON siamo Sloveni. L'unica cosa che ottiene questa legge da parte mia è un profondo astio nei confronti di chi ha gestito le cose per arrivare a questo e un profondo astio verso gli sloveni stessi.
Ricordiamoci che la rabbia e il profondo attaccamento alle proprie radici culturali ha portato certe popolazioni a reagire anche in modo "pesante" verso uno stato che non riconosceva il loro "status".
Non tanto tempo fa hanno anche provato ad annullare un'intera nazione, vi ricordate della Polonia durante la seconda guerra mondiale?
Dire che sono inc....ato è poco.
Una sola voce mi sale dal profondo delle viscere; Vergognatevi, Traditori della relatà Resiana.
Per non dire "una volta eravamo resiani" cosa possiamo fare?
Se democraticamente hanno fatto quello che hanno fatto mi vien da pensare che non c'è modo democratico per far valere la verità.
Firmato:
Den Rosaien ribièn.
(per chi non sa il resiano significa "Un resiano arrabbiato")
sig. Stolvizzano, io sono arrabbiato dal luglio 2003, quando sono venuto a conoscenza che il comune di resia ha aderito alla legge 38/2001. Me la sono letta più volte la legge. A domande: ho trovato omerta. Quando viene a Resia, contatti Identita Tutela Val Resia, ci sono 400 isritti come lei arrabbiati. Porti le sue idee per porre rimedio al misfatto. Tutti siamo utili a resia.
RispondiEliminaCon calma e attenzione dobbiamo tutti insieme raggiungere il nostro scopo. Il 3 novembre alla baita del cacciatore di Prato alle 14,30 avrà luogo un'assemblea dove spiegheremo tutto. Tutti sono invitati.
RispondiEliminaGli sbagli fatti sono stati tanti,ma c'è tempo per rimediare. Ripeto con calma,un passo alla volta cercheremo di risolvere tutto. L'importante è coinvolgere tutti, anche gli scettici e perchè no,anche quelli che hanno remato contro. Sempre se si sentono Resiani e non sloveni.
anche qualche esponente di spicco di "Identità e Tutela" ha dimostrato di remare contro . . .e ora verso quali lidi remerà ?
RispondiEliminaNon credo propio che qualcuno di ITVR remi contro, forse all'inizio qualcuno era pessimista sulla lotta appena iniziata, ma credo che dopo questa esperienza si sia o sia siano resi conto che tutti uniti possiamo raggiungere dei grandi traguardi in difesa della nostra identità che ha solo un nome,RESIANA.
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