Messaggero Veneto Lunedì 22 ottobre 2007
IL COMITATO CHIEDE MODIFICHE AL DISEGNO ALLA CAMERA E LANCIA UN SOS: VIGILARE
Il comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli incontrerà oggi i parlamentari friulani per discutere dell'iter parlamentare per l'approvazione del nuovo statuto regionale, in discussione alla Camera,o per apportare alcune modifiche a quello in vigore. Secondo i friulanisti, ci sono alcune questioni che vanno tenute presenti, e è per questo che il professor Gianfranco D'Aronco, presidente del Comitato, ha scritto a onorevoli e senatori friulani affinchè vigilino in Parlamento. E' stato così promosso l'incontro con i parlamentari del FVG < per esporre loro alcune richieste, confidando, ovviamente, che siano tenute in positiva considerazione in sede di Commissione e di Aula>.Oggi alle 11, nella sede della Regione di via San Francesco, gli autonomisti illustreranno le richieste, che D'Aronco ha anticipato nella lettera. < Nella fase preparatoria della proposta di legge costituzionale di iniziativa del Consiglio Regionale il Comitato aveva chiesto, infruttuosamente, che la proposta prevedesse la possibilità di dare vita a strumenti di valorizzazione e di forme di autogoverno del Friuli nell'ambito, ben s'intende, della Regione unita - scrive il presidente del Comitato -. Poichè l'Associazione tra le Province del Friuli, di cui allora si trattava, è stata comunque recentemente costituita in base alla legge regionale 1 del 2006, si ravvisa ora l'esigenza che le nuove norme statutarie prevedano esplicitamente l'affidamento a essa del compito di elaborare progetti, con conseguente devoluzione di poteri e mezzi finanziari, per la crescita economica, sociale, culturale dell'intera area vasta del Friuli. Sarebbe inoltre opportuno che lo statuto in itinere - dice ancora D'Aronco - affidasse alla Regione la potestà di disciplinare con propia legge forme particolari di autonomia amministrativa e di coordinamento per gli enti locali territoriali>. Il Comitato ritiene dunque che nello statuto: debba essere chiaramente sancito il principio che < la Regione deve attribuire, superando il "normalmente " di cui all'articolo 11 dello statuto attuale, le sue funzioni amministrative al sistema delle autonomie locali, riservando a se stessa l'attività legislativa, di alto indirizzo, di alta programmazione>. I friulanisti inoltre ritengono che < debba essere stabilito che la Regione, con propie leggi, tuteli e valorizzi le lingue slovena, friulana, tedesca e le altre lingue regionali o minoritarie storiche del suo territorio e che, sempre la Regione, promuova il pluralismo, anche linguistico, della informazione e della comunicazione>.
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