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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 12 ottobre 2007

MINORANZE:IL POPOLO RESIANO NON VUOLE SPARIRE

Messaggero Veneto    12 ottobre 2007


Nessuno prima si era mai interessato....perchè? Estrapolo questa domanda dalla lettera dell'8 ottobre del signor Dino Valente il quale si arrovella nel trovare la risposta. Questa è semplicissima: mai nessuno prima aveva imposto ai resiani, contro la loro volontà,una storia, una cultura, un idioma diverso. Finora i resiani riponevano fiducia - e non è venuta ancora meno del tutto - nei politici i quali, dopo averli fatti vagare per sentieri caliginosi, dovevano abbagliarli con l'unica verità solare: la Val di Resia ai Resiani. Invece li hanno portati alla montagna piena di precipizi. Ecco perchè la protesta! Qualcuno vuole annullare, con i sacri crismi della legittimità, i valori intrinseci di un gruppo etnico ultra millenario: con un semplice colpo di spugna, due recentissime leggi annullano ciò che ha permesso ai resiani di resistere attraverso i secoli e di esistere fino ai giorni nostri, imponendo loro lo sloveno, lingua slava successiva al resiano (vedere gli scritti di Francis Conte "Gli slavi" e di Giuseppe Jaculin "Gli slavi del Natisone"), di cui naturalmente non comprendono il lessico, e inglobando come minoranza della Slovenia, le cui sorti storiche essi non hanno mai condiviso. Ultimamente, per due volte, <alcuni resiani hanno esibito la loro protesta davanti al palazzo regionale>: questi resiani andranno a Trieste una terza volta, a Dio piacendo, e se ciò non dovesse bastare anche a Roma! Il popolo resiano è orgoglioso, ma non superbo, della propia valle - dominazioni diverse e a volte dissonanti lo hanno governato, ma mai sradicato - alla quale esso è ritornato sempre, perchè emigrante da sempre, per guadagnarsi in tutti i continenti un pezzo di pane: dalla transiberiana ai grattacieli australiani e americani, alle moschee africane, con una capatina nelle nazioni europee, dalla Finlandia a Cipro. E' fiero del propio linguaggio parlato - il resiano - così coesivo da sfidare 14 secoli. E non vuole scomparire! La sola "alternativa seria e fattibile", caro signo Dino Valente, è la legittimazione del popolo resiano con propie identità, storia, lingua e cultura.


Paola Elda Clemente


Resia

7 commenti :

  1. Cara Paola, la legitimazione per il sior Dino, assieme ai suo tre compagni di merende non ha importanza, come non vi è rispetto della volonta del popolo resiano ed in particolare del volere dei nostri avi, 1866 plebiscito e 1946 con a capo l'allora "podesta" Giovanni Clemente Tomasic che tutelarono e vollero restare RESIANI E ITALIANI.

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  2. popolo di furfanti.....

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  3. Ieri c'è stato un incontro a Prato con Allessandra Guerra e Violino,credo che sia intervenuto anche il sindaco.Ne sapete niente di come sia andata a finire,e se ci sono state aperture riguardanti la nostra posizione all'interno della legge 205?

    Aspetto notizie.Un saluto a tutti i Resiani e oggi tutti a Malborghetto a tifare Resia.

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  4. Rispondo al commento n°3.Ieri, all'incontro con la Guerra e Franz,c'è stato un animato dibattito a cui hanno partecipato parecchie persone tra cui anche Valente Dino che, pubblicamente, ha ammesso di aver sbagliato allorquando, con altri 2 consiglieri comunali di minoranza e uno di maggioranza,ha fatto in modo che Resia diventasse "minoranza slovena". Comunque la Guerra ci ha chiarito molto bene il percorso e lo stato attuale della legge 205 dalla quale per il momento non se ne esce. Occorreranno eventualmente altre azioni del tipo. . . audizione a Roma per ottenere una modifica della 482 in cui sia menzionato anche il resiano. Chi vivrà vedrà!


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  5. popolo di furfanti . . .? Innanzitutto lo è lei ! Un detto :"chi lo dice sa di essere".

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  6. Popolo di FURFANTI? chi scrive certe cose NON MERITA NESSUNA RISPOSTA.


    Al commento 4: dei 3 consiglieri di minoranza è il primo che pubblicamente ammette di aver sbagliato, ricordo comunque che anche il consigliere di maggioranza,che tutti conosciamo, si era pentito della sua azione dichiarando pubblicamente che votando quella richiesta pensava solo al bene di Resia in termini di finanziamenti, e che non avrebbe mai immaginato che questa sua azione avrebbe portato Resia in questa situazione. Non per niente anche lui si è iscritto ad Identità e Tutela Val Resia. Non è mai troppo tardi per cambiare idea. Per quanto riguarda l'attuale sindaco sono ancora in attesa di notizie su alcune azioni prese in questi ultimi giorni. A breve come sembre vi informerò. MANDI ANU SBUHON

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  7. Troppe amissioni di sboglio.

    Puzza di brucciato, non vi pare?

    ocorreva tutti questi anni per accorgersi o c'è ambiguità.

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