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mercoledì 6 gennaio 2010

Inaugurata la funivia da 100 posti che collega Sella Nevea e Bovec

Un’opera attesa 25 anni; un intervento da 17 milioni; un sogno che diventa realtà: Sella Nevea e Bovec uniti da una funivia. Italia e Slovenia hanno “battezzato”, ieri, il polo senza confini del turismo montano (l’impianto è aperto dal 28 dicembre). Un comprensorio sciistico con 35 chilometri di piste, servite da 10 impianti di risalita, utilizzabili con skipass unico, che può essere acquistato (28 euro), indifferentemente sia alle casse del versante italiano sia in quelle slovene.

«Nel 1985 due pullman di lavoratori, accompagnati dai familiari, sono partiti da Chiusaforte per Trieste – ha detto il sindaco di Chiusaforte, Luigi Marcon, aprendo la cerimonia organizzata ai piedi del rifugio Gilberti e della nuova funivia –. Quegli uomini e quelle donne manifestarono davanti al consiglio regionale, preoccupati per i loro posti di lavoro. Per lo spopolamento della montagna. Stamattina, 25 anni dopo, due pullman hanno raggiunto Sella Nevea per esprimere la soddisfazione della comunità per un futuro che, pare, meno incerto. Grazie al grande sforzo economico e ad una nuova strategia della Regione Fvg, grazie a Promotur e a Turismo Fvg e in virtù della caparbietà delle amministrazioni locali, ora quest’area ha la pretesa di diventare il villaggio alpino a più alta quota del Friuli Venezia Giulia».

Lo scroscio degli applausi, delle centinaia persone accorse in Prevala, è attutito dai guanti da neve e di lana. Per Marcon, che ha consegnato tre medaglie al presidente Tondo, al vicepresidente del Parlamento sloveno Vasja Klavora e al sindaco di Bovec Krivez, il «turismo rappresenta la soluzione per arginare e prevenire lo spopolamento della montagna, per favorirne lo sviluppo. Purchè sia un turismo che sappia conciliare le esigenze economiche con quelle della tutela dell’ambiente».



Di «scelta coraggiosa della Regione» parla anche il vicesindaco di Resia, Pierino Pusca, mentre sia il sindaco di Bovec, Danijel Krivec, sia il vicepresidente Klavora pongono l’accento sulle opportunità di crescita che questo impianto, «simbolo dell’unione dei popoli, garanzia della collaborazione tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia, offrirà alle due vallate».

«Quando sono arrivato a Promotur – ha detto il presidente Luca Vidoni – ho trovato un fascicolo sommerso dalla polvere: era quello della funivia. Oggi quel progetto non è più un sogno, ma un’e ccellente esempio di collaborazione transfrontaliera grazie alla volontà regionale, all’impegno di Promotur spa e agli sforzi di tutti gli operatori e professionisti coinvolti in due anni di lavori, in condizioni difficili». «Un nuovo spazio aperto, dominato dallo splendido massiccio del Canin - ha aggiunto Vidoni - che accoglie sciatori con le esigenze più variegate, per una stagione che potrà durare fino alla primavera inoltrata».

E in quello spazio aperto – quasi a sorpresa, mentre si susseguono gli interventi – spunta uno striscione rosso: «Grazie presidente Illy». Riccardo Illy che, dentro la sua tuta da sci, si confonde tra le personalità sul palco, sorride, e a chi gli chiede un commento si limita a dire “sì l’ho visto”. Lo striscione sparisce nel nulla di lì a poco, ma ci pensa il presidente Renzo Tondo, dimostrando grande stile, a riconoscere i meriti della giunta che l’ ha preceduto: «Sono lieto oggi sia qui chi mi ha preceduto in questo percorso. Se c’è un filo che accomuna le scelte fatte, negli anni, dalle amministrazioni regionali è proprio quello che riguarda il rafforzamento dei poli sciistici. Illy raccolse il lavoro della mia precedente giunta sullo Zoncolan riconoscendo il nostro lavoro e io, oggi, con la stessa serenità confermo che questo grande lavoro è stato fortemente voluto dalla precedente amministrazione. Per questo ringrazio Illy a nome di tutta la comunità».

La nuova funivia Canin-Kanin, che consente di mettere in collegamento il comprensorio sciistico di Sella Nevea con quello della slovena Bovec, è stata realizzata per conto di Promotur dalla ditta austriaca Doppelmayr, con un intervento finanziario di 13.150.000 euro, che comprende, oltre all’impianto, anche le annesse opere civili e le protezioni dalle valanghe.

Sotto il profilo tecnico si tratta di una doppia funivia del tipo Funiform, ovvero di due cabine dalla capienza di 100 persone l’una, che viaggiano alla velocità di 12 metri al secondo. Si parte dai 1.845 metri di altitudine della stazione Gilberti, in prossimità dell’omonimo rifugio, per raggiungere, attraverso Conca Prevala, i 2.133 metri di Sella Golovec, a monte di Sella Prevala, con un percorso di 1.533 metri, coperto in 4 minuti e mezzo


Tratto dal Messaggero Veneto del 6 Gennaio 2010

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