ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 27 settembre 2010

Gli slavisti: resiano dialetto sloveno. Ps.: Le solite Bugie dei così detti Slavisti.

Il ritornello ormai stucchevole, che vuole il resiano, il torriano ed il natisoniano appartenenti al gruppo di dialetti sloveni, frase coniata qualche anno fa da giovani linguisti alle prime armi e che resta l’unico appiglio debolissimo per le speranze di rimanere nella legge 38 dei filo sloveni resiani,
sbatte e si frantuma decisamente se confrontato con le dichiarazioni di uno dei più grandi linguisti di tutti i tempi: Beaudouin de Courtenay, il quale, dopo aver spiegato perché i resiani non sono russi, scrive: "In simile maniera possiamo dimostrare che i resiani non sono bulgari, non sono sloveni nel senso proprio di questa parola, non serbocroati nel senso stretto, ecc. e che ci rappresentano dal punto di vista glotologico una stirpe slava indipendente". La lingua resiana veste l'onore quale prima nel mondo slavo ad essere analizzata da Beaudouin de Courtenay con il sistema scientifico moderno. Eric P. Hamp, con una dichiarazione recentissima afferma: "il resiano è una lingua slava arcaica, molto interessante per lo studio delle altre lingue slave; essa può essere vicina allo sloveno, ma mai slovena; non ci si può porre la domanda "cos'è la relazione di lingua resiana" , ma "cos'è la resiana" e la risposta può essere solo che essa è una lingua slava".
Nei paragoni espressi con altre lingue, egli pone la questione degli harbresh italo-albanesi, i quali sono sistematicamente italiani e sottolinea che allo stesso modo lo sono i resiani. Sostiene che la lingua resiana è diversa decisamente "dagli altri esempi di lingua slovena che sono stati dichiarati dialetti, perché c'è una diversità profonda che solo un attento ed esperto linguista può evidenziare. Sottolinea ancora che non si può comparare una lingua come il resiano da una nazione all'altra perché è una mancanza di rispetto non tenere conto della diversità del resiano.
Oggi c'è la possibilità di giungere alla catalogazione del resiano grazie alla ormai nota particolarità conosciuta nel mondo della lingua resiana. Per il resiano non c'è ragione di cercare una grafia o una grammatica particolare, ma può bastare l'applicazione corretta della grafia italiana, perché è già completa per l'assimilazione del resiano, per il quale non è necessario adottare i segni diacritici. In linea con il pensiero di E. Hamp sulla lingua resiana è il professore Wayles Browne, slavista di fama internazionale, dallo stesso Hamp considerato il più grande di tutti gli slavisti viventi.
In riferimento al comportamento del centinaio di resiani che ha dimostrato, più che democraticamente e alla presenza delle forze dell’ordine il proprio dissenso in relazione al rilascio del rilascio della carta d'identità in italiano e in sloveno, trattandosi di materia legale, "Identità e tutela Val Resia" si riserva la facoltà di adire le vie legali. Si vuole, infine, precisare che oltre a non avere i resiani mai con la Slovenia né territorio, né storia, né tradizioni, né lingua, da ultimo la genetica ha confermato che i resiani non sono nemmeno lontani parenti degli sloveni.
Alberto Siega -Presidente "Identità e tutela Val Resia" – Udine

COMMENTO DELLA REDAZIONE DEL SETTIMANALE DELLA ARCIDIOCISI DI UDINE, IN CALCE ALLA LETTERA A FIRMA DI ALBERTO SIEGA

Macché “giovani linguisti alle prime armi”. L'Associazione italiana slavisti, che raggruppa i docenti di slavistica di tutte le università del nostro Paese, afferma testualmente: “Gli sloveni della provincia di Udine (Valli del Natisone, Val di Resia e Valle del Torre) parlano tre diversi dialetti sloveni, appartenenti come i dialetti sloveni delle province di Gorizia e Trieste, al gruppo dei dialetti sloveni comunemente definiti del Litorale” . Del resto, lo stesso de Courtenay (Baudouin, non "Beaudouin" come scrive Siega), nel 1927 fa sapere di aver cambiato la citata opinione sui dialetti resiani. “Il mio materiale raccolto dopo la pubblicazione dei miei opuscoli che vi si riferiscono, contiene molti indizii contrarii alla mia teoria, esposta 50 anni fa... L'argomento dovrebbe subire una vigorosa revisione”. Questo è il responso della scienza al massimo livello nella materia slavistica, il resto è speculazione politica. E affermare che l'identità etnico-linguistica è determinata dai geni si commenta da sé.

Tratto dal settimanale La Vita Cattolica di sabato 25 settembre 2010

Rubrica “Giornale aperto”

Più volte ho fatto  a proposito dei linguisti, alcune domande, senza mai aver avuto risposte.Tra cui la seguente: questi Linguisti che hanno deciso che il Resiano è un dialetto Sloveno, hanno mai lavorato o collaborato con l'Università di Lubiana? Sarebbe bello avere una risposta per capire. Come vedete il Giornalista della Vita Cattolica non menziona gli Studiosi Eric P. Hamp e Wayles Browne. Forse perchè la pensano diversamente da questi Linguisti dell'Associazione italiana slavisti". Valli a capire, come sempre a volte la verità latita.

9 commenti :

  1. son d'accordo ,
    troppo semplice dire ........dialetto sloveno ................se
    il confine era con l'ucraina , si sarebbe detto , dialetto ucraino...

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  2. una cosa bella e interessante sarebbe avviare a resia corsi di dialetto resiano e, perchè no, di sloveno. così magari la gente si rendesse veramente conto quante cosa hanno in comune le 2 lingue

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  3. Con il "Questionario" i Resiani hanno già espresso le loro volontà.......anche sul Resiano standard (che roba è???Un miscuglio dele varie inflessioni dialettali???) ....ma per favore!!!!!!
    Vogliamo parlare il nostro Resiano SENZA GRAMMATICHE SLOVENE!!!!
    I linguisti filosloveni ci facciano un piacere: Vadano a slovenizzare altri dialetti....forse è meglio.

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  4. io ripeto ,

    che il fatto che fisicamente confiniamo con la Slovenia , e che tutte e 2 le nostre lingue son slave , NON e' Automaticamente sintomo che il Resiano sia dialetto Sloveno .

    rifaccio un esempio :
    se per fatti politici eravamo confinanto con la Serbia ( dove a mio parere il Resiano potrebbe assomigliare di  piu' che allo sloveno) ,
    avremmo detto Resiano dialetto Serbo?

    il Resiano e' una delle tante lingue SLAVE e basta

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  5. resiano è, tra le tante lingue slave, più simile allo sloveno. questo è un fatto, non c'è niente da fare, mi dispiace. se questo non è acettabile per ragioni ideologiche o situazioni politiche è un'altro discorso

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  6. sono del commento 6  e rispondo al commento 7 :

    a me non pare , che tra le lingue slave , lo sloveno sia la lingua piu' vicina al resiano ...........
    ma che stiamo dicendo?
    io non sono d'accordo , ma questa e' mia opinione ...........

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  7. Gli Sloveni dovrebbero pensare alla condizione preoccupante dell'idioma sloveno in Slovenia. L'autorevole parere di chi è inequivocabilmente del mestiere a differenza di altri non è altro che una conferma lapidaria della tipicità del resiano. Consiglio molto bicarbonato a certi ridicoli nazionalisti fuori patria. Saluti e sarebbe il caso che qualcuno implementasse la propria conoscenza basica di italiano...

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  8. Vorrei rispondere al vivace commento del signor French,che si aizza  sempre contro tutto quello che ha a che fare con gli Sloveni e la Slovenia.Quando è contrario all' appartenenza del Resiano al raggruppamento dei dialetti sloveni,posso ancora essere possibilista,vista la spiccata arcaicità dell'idoma.Ma quando si nega la presenza della lingua slovena e di tutte le sue varianti  nel resto delle vallate della regione Friuli è sintomo di chiara intolleranza.Con questo non voglio venir meno all'italianità della nostra regione.Inolltre come può dire che gli sloveni  di Trieste e Gorizia parlano una lingua più slovena di quelli della provincia di Udine,visto che da tutti vengono largamente utilizzati i dialetti .Nel commento notiamo anche un'influenza politica,erede della guerra fredda(vedi partigiani).A questo punto vorrei fare una  domanda al signor French e spero in una risposta sincera:"Lei è sicuro di non essere prevenuto nel riguardo degli Sloveni?"Questo discorso può essere indirizzato a molti commentatori.Ribadisco il mio pieno rispetto dell'interessato/i e lo invito a collaborare per una felice convivenza dei popoli di questa bella Europa.Un cordiale saluto,alla prossima Stefano.

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  9. I buontemponi non mancano mai,concordo con la sua affermazione.Che alcuni comuni della Slavia Friulana abbiano preso le distanze dalla legge di tutela n.38 del 2001,non significa che sul territorio interessato non sia radicata la lingua slovena nelle sue varianti e nei suoi dialetti.Il concetto che esprime lei è paragonabile alla situazione della minoranza italiana in Istria dove l’italiano come lo conosciamo noi è una rarità,mentre sono diffusissime le varianti dialettali affini alla lingua italiana(istro-veneto,istrioto ecc.).Questo non significa che L’Istria Nobilissima con le sue varie parlate non debba essere considerata come  parte della lingua e cultura italiana,così come non devono essere escluse tutte le varianti della lingua slovena presenti sul nostro territorio regionale.Ancora più eclatante è l’esempio dell’Istrioto lingua che non deriva direttamente dall’italiano essendo precedente di parecchi secoli,ma viene comunque posta sottol’ala protettrice della lingua e cultura italiana.Lo sloveno è diffuso nella stragrande maggioranza del territorio come dialetto,l’uso dello sloveno standard è limitato tanto quanto l’uso dell’italiano ufficiale nei territori dove si parla il Veneto e il Friulano,per fare un esempio e per fare buona informazione.Nella pagina della minoranza slovena nel sito della provincia di Udine(provinje di Udin) può trovare molte informazioni sulle varie problematiche da noi affrontate,tanto per evitare discorsi da bottega o da osteria.Anche se a volte non sembra,sappia che stimo molto le  sue argomentazioni,ad ogni modo è un piacere,Stefano.

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