ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

domenica 19 settembre 2010

RESIA: Un'estate amara

Il direttivo del circolo culturale resiano Rozajanski dum si è riunito recentemente per esaminare i fatti successi in luglio e agosto a Resia circa il rilascio della prima carta d’identità bilingue, l’invio alle famiglie di un questionario di “censimento etnico” e la decisione del consiglio comunale di uscire dalle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena, che comprendono anche il Comune di Resia, per identificarsi “minoranza linguistica friulana” e, di conseguenza, entrare in questo gruppo linguistico. I componenti del direttivo esprimono la solidarietà più ampia al signor Gabriele Cherubini che, per aver chiesto la carta d’identità bilingue (italiano-sloveno), come era suo diritto per legge, è stato oggetto di offese, minacce e intimidazioni. Solidarietà e vicinanza sono espresse anche ad altre persone che in questo contesto sono state offese e minacciate. A riguardo del questionario di “censimento etnico”, inviato dall’amministrazione comunale a tutti i maggiorenni residenti nel Comune, il direttivo esprime riserve sulla sua legittimità, anche per quanto riguarda la privacy visto che con i dati da riportare non è difficile risalire all’interessato, considerato che in valle ci si conosce praticamente tutti. A riguardo poi della decisione presa dal consiglio comunale di far uscire Resia dalle leggi di tutela a favore della minoranza linguistica slovena e di farla rientrare in quella friulana, il direttivo manifesta tutto il suo sconcerto. Per maggiore precisione, si evidenziano i punti della decisione consiliare: uscita dalla legge 38/01 e normative consequenziali in quanto manca il presupposto fondamentale della storicità dell’insediamento della minoranza slovena sul territorio comunale; inserimento all’art. 2 della legge 482/99 anche della lingua e della cultura della popolazione che parla il resiano; inserimento, in conformità all’art. 3 della legge 482/99, del Comune di Resia nell’ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni di tutela della minoranza linguistica friulana, storicamente presente nel Comune di Resia. Resia è inserita nel contesto delle leggi di tutela della minoranza slovena della nostra regione perché il resiano, o il po nes, così come il pa našam della Valcanale o il po našim delle valli del Torre e del Natisone sono tutte forme dialettali della lingua slovena. E di questo il Parlamento italiano al momento di legiferare era sicuramente ben informato. Definire storicamente presente la minoranza linguistica friulana nel Comune di Resia è un’assurdità. Le leggi statali 482/99, 38/2001 e regionale 26/2007 sono leggi che hanno aiutato e aiutano anche la nostra comunità, il nostro dialetto e la nostra cultura, basti citare solo alcuni esempi: contributi per attività di valorizzazione del dialetto e della cultura resiani nelle scuole, per l’attività di sportello linguistico al museo dell’arrotino, alla biblioteca e all’archivio storico comunali a Stolvizza, per l’attività di varie associazioni culturali locali, contributi per iniziative economiche, gestiti dalla Comunità montana del Gemonese, del Canal del Ferro e della Valcanale ed altro ancora. Al resiano e alla cultura resiana così come ai cittadini della valle nulla è stato tolto, tanto meno la storia millenaria, anzi è proprio grazie a queste leggi che potremo anche in futuro conservare la nostra cultura. In alternativa, non potremo certo tutelare e conservare il po nes parlando l’italiano o imparando il friulano. L’estate amara di Resia è, speriamo, alle spalle e ci si augura che gli atti incivili ai cui abbiamo, purtroppo, assistito non si ripetano più.


Luigia Negro presidente circolo culturale resiano Rozajanski dum Resia


Tratto dal Messaggero Veneto di sabato 18 settembre 2010

6 commenti :

  1. minoranza friulana???!!!fate un semplice esperimento,andate sul traduttore di google,e traducete da italiano allo sloveno qualche parola  badile,fieno,pesce,padre,zia,ruota,testa,farina,mucca,pane...
    per esempio pera in sloveno si dice hruska molto simile al resiano.in friulano come si dice?

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  2. Ma perché non mandate la Negrova in esilio insieme a Paletti e compagnia?

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  3. a tal punto dovrebbe scattare un azione .........per il ritiro delle carte di identita'cippo

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  4. Non ne posso più di questi commenti da parte di Luigia Negro; ogni qual volta mette in mezzo il fattore "INTERESSE" come se la nostra storia fino ad ora avesse bisogno di sovenzioni per portare avanti la nostra storia ,la nostra cultura: Perchè una volta tanto non si guarda in giro ; forse si accorgerebbe che i Slavi si stanno impossesando della nostra musica, dei nostri balli,delle nostre canzoni.Noo lei pensa alle sovenzioni,a quale scopo poi ,non si rende conto che il vero Resiano non si venderà mai;fino ad ora ha salvaguardato tutto ciò rendendolo unico e raro: Pertanto a voi Filosloveni non chiedo altro di rispettare noi Resiani perchè tali vogliamo restare e l' unico nostro " INTERESSE " è di lasciarci continuare a vivere come hanno vissuto e come vogliamo vivere < DA RESIANI > e basta.


    Sono talmente fiera di essere Resiana che non resto nell'ombra dell'anonimato Di Floriano Maria.

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  5. io ripeto che per provocazione chiaramente ,
    bisognerebbe intraprendere un'azione , scherzosa ,
    sulla richiesta di rendere , da parte di qualcuno ,
    la carta di identita' italiana ......................
    perche' no?

    tanto con quella slovena, si puo' circolare e' Europa ............non sarebbe nemmeno un problema pratico.

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  6. French..quella della moniranza friulana š una gran bella barzelletta ahahah

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