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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 6 settembre 2010

RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO

Il mese di agosto, dedicato solitamente alle ferie, ha prodotto innumerevoli post nel tuo blog, così come un numero considerevole di lettere sono state inviate all’attenzione dei media per rimarcare il problema “sloveno”.


Casus belli nella nostra valle è stata la scelta sciagurata del compagno CHE(rubini) di usufruire del suo diritto – legalmente riconosciuto – di ottenere la carta di identità bilingue.


Come già annunciavo in precedenti post, pian piano, qualcuno avrebbe iniziato a demolire gli studi genetici: infatti, sull’opuscolo filo sloveno qualcuno ha già iniziato a inserire i primi dubbi.


Tutto questo in nome di cosa? Bisogna assolutamente dimostrare che noi discendiamo dalla costola slovena. Non slava, slovena. Secondo me è sciovinismo puro.


Ora, però, avrei alcune domande da porre:


Perché se i resiani manifestano il loro malessere di appartenere alla minoranza slovena sono quattro gatti che non vivono neppure in valle e, quindi, secondo i post antagonisti, non hanno nessun diritto a urlare il loro disagio mentre se il CHE(rubini) bolognese di nascita, resiano di adozione, senza alcun vincolo di sangue con Resia chiede la carta di identità è un’eroe?


Perché durante la manifestazione contro il CHE(rubini) non c’era nessuno dei suoi sodali a proteggerlo con una contro manifestazione?


Perché solo il CHE(rubini) ha chiesto la carta di identità bilingue?


Perché tre consiglieri comunali di minoranza più uno di maggioranza possono – giustamente ex lege – decidere che io devo appartenere alla minoranza slovena mentre il sindaco, tre assessori, quattro consiglieri di maggioranza, unitamente a un consigliere di minoranza se decidono di uscire dall’ambito di tutela sono dei disfattisti?


Perché il resiano, definito dal fior fiore di linguisti dialetto sloveno, impedisce agli addetti dell’Ufficio Anagrafe di compilare il documento bilingue del CHE(rubini) tantochè il comune ha dovuto chiedere aiuto al Comune di Malborghetto? Visto che è un dialetto sloveno dovremmo avere tutti la capacità di parlare e comprendere la lingua “ceppo”.


Auguri per la discussione


Franco Calligaris

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