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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 5 novembre 2010

«LA MINORANZA RICEVE 20 MILIONI L’ANNO, PER LORO NON C’È CRISI»?

Il consigliere regionale del Pdl: finanziamenti sovradimensionati rispetto ad altre comunità

Novelli: troppi fondi agli sloveni

«In tempi di crisi è necessario razionalizzare le spese in tutti i settori che non attengono strettamente alla tutela dei posti di lavoro e della famiglie. Perché mai la minoranza slovena, che percepisce in tutto quasi 20 milioni di euro di contributi annui, dovrebbe essere esente da questi tagli?».
A porre l’interrogativo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in seguito alla presentazione di un ordine del giorno da parte dell’opposizione nel quale si chiede una soluzione dei finanziamenti alla minoranza slovena. «Ci stiamo avvicinando alla finanziaria 2011 - rileva Novelli -. Finanziaria che anche quest’anno risentirà in maniera pesante della crisi che già da due anni ha colpito tutto il mondo. Vi è, quindi, la perenne necessità di razionalizzare e ridurre tutte le voci di bilancio, a esclusione naturalmente, dei contributi per aiutare le imprese, i lavoratori in difficoltà e le famiglie».
Novelli fornisce i numeri: «A fronte di questa necessità, urge fare una riflessione relativamente ad alcune spese che, nonostante la crisi, sembrano essere esenti da qualsiasi riduzione. Tra queste i contributi alla minoranza slovena che riceve quasi 20 milioni l’anno tra contributi statali e regionali: 3,2 milioni di euro di contributi per l’editoria, 6 milioni di euro per le trasmissioni Rai. Per le trasmissioni radiofoniche in lingua slovena il contributo è di 2,6 milioni annui per 4.517 ore di programmazione. Per le trasmissioni televisive in lingua slovena 3,4 milioni per 208 ore di programmazione; 10,1 milioni previsti dalla legge 38/2001 che servono a finanziare il Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena, l’uso della lingua slovena nella pubblica amministrazione, le insegne pubbliche e la toponomastica, le scuole con lingua d’insegnamento slovena, l’Istituto bilingue di San Pietro al Natisone. Oltre a questo i fondi sono stati stanziati anche per gli organi dell’amministrazione scolastica, l’istruzione musicale e le istituzioni e attività della minoranza slovena».
«Cifre – prosegue l’esponente del Pdl – che devono far riflettere. Perché mai, infatti, la minoranza slovena non dovrebbe farsi carico della crisi? E perché mai i suoi finanziamenti dovrebbero essere sovradimensionati rispetto alle altre minoranze della nostra Regione, peraltro molto più numerose (secondo le stime gli appartenenti alla minoranza friulana sono 700mila e quelli della minoranza slovena appena 30mila)? Un dato su tutti: per 208 ore di trasmissioni televisive in lingua slovena vengono stanziati 3.437.536,96 milioni, come a dire 16.526,62 euro l’ora. E dopo alcuni si scandalizzano per una legge, la 139, che consentirà a più di 160mila persone che vivono nelle aree montane della nostra regione di non rimanere cieche dal 15 dicembre con l’attivazione del digitale terrestre? Sarebbe giusto – conclude Novelli – che per tutte le minoranze presenti in Fvg fosse usato lo stesso metro».


Tratto dal sito http://www.robertonovelli.it/

13 commenti :

  1. Certo,questa è una delle tante fonti attendibili,ufficialmente riconosciute anche dal Ministero dell'interno:http://it.wikipedia.org/wiki/Diffusione_dello_sloveno_in_Italia cordialmente Stefano.

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  2. Ma Roberto! E’ limpido che in Friuli ci sono i friulani che parlano friulano, hanno i loro territori di insediamento storico ben definiti, la loro tutela richiede limitate risorse economiche; invece voler innestare ex novo in un territorio (la ...Slavia friulana della provincia di Udine, Resia compresa) una lingua lì sconosciuta, perchè da secoli mai parlata da alcun abitante di quelle terre, quello sì che richiede uno sforzo che impegna risorse umane ed economiche di non poco conto. Da qui, i 20 milioni di euro impegnati si rivelano addirittura insufficienti, tenendo conto dei benefici che ne trae quel fortunato(?) popolo.....crisi sù, crisi giù.
    ‎20 mln. di euro, diviso per 30.000 sloveni in Friuli, = 700 euro a kranio (compresi i lattanti e i vecchi delle case di riposo). P.S. io che abito nelle valli, (la mia famiglia ci abita da sempre) non ho mai goduto di un nikelino di quei contributi......, in nessuna forma, e neanche gli altri valligiani autoctoni....tranne pochi noti !!!
     
    Per rispondere a Stefano dico che: alla domanda quanti sono gli sloveni nella provincia di Udine? Si preferisce tergiversare e si risponde con un ricatto riguardante le “vere” minoranze italiane di Slovenia e Croazia, certamente ben individuate e contate. Per quanto riguarda l’ammontare dei contributi, potrei anche essere d’accordo se essi fossero indirizzati a chi ne ha veramente diritto, la minoranza  slava, e non agli attuali beneficiari, la minoranza slovena riconosciuta solo per mezzo di una legge non veritiera e passata sulle teste dei cittadini, mai interpellati. I dati riportati da Novelli sono dati ufficiali e agli atti. I dati riportati da Stefano, importi e popolazione interessata, da dove provengono? se sono dalla parte della minoranza slovena è chiaro che ognuno porta l’acqua al suo mulino e le carte si fanno scrivere, salvo poi verificarle; sono state verificate? da chi?
     

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  3. Biosogna prendere in considerazione la politica dell'Italia nel dopoguerra nel friuli  in particolare nella slavia friulana e resia per cui l'argomentazione "non ci sentiamo Sloveni" ne è la diretta conseguenza.

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  4. Stefano,immaginavo che mi tirava fuori Wikipedia. Sapessa quante nefandezze può trovare al suo interno. Provi a vedere questo sito  http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/the_web/article6809313.eceChiunque Su wikipedia può entrare e scrivere quello che vuole. Provi a modificare qualche scritto che riguarda la diffusione dello Sloveno, e, tempo qualche giorno, viene sistematicamente modificato a loro piacimente. Soprattutto nella versione in Inglese.
    Saluti

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  5. sarebbe da prendere in considerazione invece, la politica slovena verso la slavia veneta, a parte il fatto che non ci sentivamo sloveni neanche prima di essere diventati, per libera scelta, cittadini italiani di origine slava, (questo fatto sì che andava tutelato in modo che non venga disperso con l'introduzione forzata dello sloveno).

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  6. Forse si dovrebbe prendere in considerazione la politica slovena verso la slavia friulana e resia. non ci siamo sentiti sloveni neanche prima di essere cittadini italiani di origine slava ella creazione della slovenia
    Non è stata la politica italiana del dopoguerra a cancellare il nostro sentirci sloveni, non ci sentivamo sloveni neanche prima che la slovenia nascesse o che la stessa italia nascesse ma quando eravamo ancora austroungarici e adirittura quando scesi dall’europa dell’est ci siamo insediati in queste contrade.eravamo  tutt’altra cosa che sloveni.

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  7. Sono del #5
    certamente la politica jugoslava avrà le sue colpe però resia si trova nel territorio italiano e comunque della politica italiananel  dopoguerra oggi quasi non si parla, sembra ancora un tabù, anche se esiste parecchia letteratura. Pian piano il resiano sta scomparendo e l'italia che tanto proclamate amata patria che ha fatto in tutti questi anni?sinceramente non mi sembra che aveva mai l'interesse di tutelare la minoranza

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  8. Non neghi l'evidenza sulla presenza degli Sloveni nella provincia di Udine.Le consiglio questo sito a riguardo:http://www.provincia.udine.it/friuli/Pages/laminoranzaslovena.aspx .Il suo pensiero appena espresso non nega l'intenzione di voler deviare un vero e proprio fiume,verso un mulino che non funziona già da tempo,a che scopo me lo dica lei.Sarei lieto di poter conoscere il motivo.Anch'io ringrazio il sito Val Resije che crea dei bei dibattiti.Stefano

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  9. Le ricordo che ha appena negato dei dati da una pagina del sito ufficiale della Provincia di Udine,Stefano Cordialmente

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  10. Stefano: strade parallele, pareri divergenti. Io non sono qua a negare ciò che la provincia di Udine èdita (estrapolato da quali autorevoli fonti? Wikipedia - minoranza nazionale slovena?) poteva esserci un’ulteriore fonte che al limite pontificava: “sui confini orientali della provincia di Udine, esiste da lungo tempo una minoranza sarda… ( a Cividale,nelle valli del Natisone e penso fino a Tarvisio,di sardi, ne esistono parecchi!). Ora mi chiedo: sulla base di quale ricerca si è giunti alle conclusioni di quel che mi consigli di consultare:
     http://www.provincia.udine.it/friuli/Pages/laminoranzaslovena.aspx 
    In buona parte, può essere condiviso, sostituendo il vocabolo “sloveno/ni” con “slavo/vi” e ridimensionando il ”grande” entusiasmo di quale popolazione interessata?, il 21 dicembre 2007??
    È stato forse richiesto il parere, tramite un censimento sugli sloveni,ai comuni ed ai cittadini di quelle contrade?  Con i miei interventi,intendo esprimere il MIO pensiero sulla questione,(E SENZA TEMA DI SMENTITA,) credo di interpretare quello della quasi totalità degli abitanti della Slavia friulana sull’appartenenza o meno di queste popolazioni alla minoranza slovena.
    Volevo anche dire che mi trova totalmente d’accordo il commento n° 6 del  6 novembre 2010,di Turan su wikipedia: hoaxes = beffe-truffe-mistificazioni…..
    Se ciò che penso e scrivo, Stefano, non le quadra,non ha grande importanza in quanto trovandoci fortunatamente ancora in Italia,la nostra costituzione tutela fortemente il diritto di opinione e di espressione dei suoi cittadini.

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  11. Già il fatto che Lei sostituisca il vocabolo sloveno con slavo mostra la contraddizione nella sua affermazione di non negare ciò che la provincia di Udine èdita.Al commento n.6 ho già risposto in maniera chiara. La nostra costituzione tutela fortemente il diritto di opinione e di espressione dei suoi cittadini,come viene tutelata negli altri stati facenti parte della Comunità Europea,fortunatamente.Un saluto,Stefano

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  12. certo che prendo atto di ciò che la provincia èdita(non c'è alcuna contradizione), solo che non riconosco in ciò un dogma di verità,come non lo riconoscono i cittadini interessati, fino a prova contraria. se lei stefano è cittadino di resia,si renderà conto da solo dinon avere dalla sua,quella moltitudine di resiani che si augura di avere su questo specifico argomento. credo di aver chiarito in modo esauriente il mio pensiero. mi fermo quà. ricambio i saluti

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  13. Mentre tutte le istituzioni italiane fanno orecchio da mercante  ai nostri accorati appelli affinché vengano riconosciute e tutelate le sole vere minoranze etniche, linguistiche e culturali presenti nella provincia di Udine,si apprende da rai regione delle ore 14,00  di oggi (17.11.2010) che il sottosegretario Mantica tranquillizza il governo di Lubiana garantendo che saranno erogati, fino all’ultimo centesimo, tutti i finanziamenti alla preoccupata minoranza slovena, che gode degli aiuti che dovrebbero essere destinati agli italiani di origine slava della provincia di Udine, per garantirne la sopravvivenza in modo che la millenaria storia non venga travisata.
    Ora aspettiamo fiduciosi che anche il Presidente della Repubblica prenda a cuore i nostri problemi e si faccia nostro portavoce nelle sedi opportune.

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