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venerdì 5 novembre 2010

Progetti turistici, Tarcento chiama Bovec

Nuovi progetti turistici, da realizzarsi con fondi europei, per un'offerta congiunta che comprenda tutte le attività e le peculiarità del territorio, in una zona che va da Tarcento a Bovec. Questo è l'obiettivo del municipio di Tarcento, che intende proporsi come capofila per due progetti diversi, uniti dal filo conduttore della valorizzazione turistica di tutta la zona vicina al confine. «Il Comune - spiega l'assessore al turismo Andrea Premoselli - punta sulla statale 646, sulla cui importanza la nostra valutazione è condivisa anche dai sindaci dei Comuni di oltreconfine come Bovec. Anche dalla parte slovena, infatti, il territorio si è sviluppato molto. Con Bovec, in particolare, è nostra intenzione proporre due progetti, uno a livello turistico transfrontaliero e uno per andare a intervenire sulla struttura della viabilità di collegamento che attraversa tutto il territorio». Recentemente, la statale per Uccea è stata oggetto di un massiccio intervento, per due milioni di euro, da parte di Fvg strade, di questo il sindaco di Lusevera Guido Marchiol e l'assessore Andrea Premoselli, a nome dell'amministrazione comunale tarcentina, avevano ringraziato l'assessore regionale Riccardi. Tarcento, ora, guarda però all'ottenimento di nuovi fondi, per garantire una sempre maggiore sicurezza della viabilità, in particolare dal punto di vista della prevenzione delle frane. «L'investimento necessario su questo progetto - spiega ancora Premoselli - è di diversi milioni di euro, si tratta di interventi strategici che richiedono grossi investimenti. L'altro progetto, quello turistico, potrebbe essere invece realizzato con un investimento di circa un milione di euro. Si punta infatti a dare un'offerta integrata e a riuscire a fare in modo che chi gode della nostra proposta turistica possa anche fruire dell'offerta slovena». «Intendiamo quindi - conclude l'assessore - operare con nuovi investimenti ma soprattutto con una comunicazione congiunta. La nostra intenzione è dunque, appena si aprirà una finestra su questi bandi, cosa che pare imminente, convocare tutte le parti, quindi Tarcento, Lusevera, Resia e Bovec, per discutere di questi importanti interventi che però, con i fondi ordinari, sarebbero ovviamente impensabili».

Tratto dal Messaggero Veneto del 3 novembre 2010

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