ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 26 febbraio 2010

SLAVIA Rappresentanza e comunità

Il Messaggero Veneto ha il grande merito di essere la voce di coloro che non hanno altri strumenti per fare sentire la loro opinione sulla delicata questione della tutela dell’identità delle popolazioni della fascia confinaria del Friuli orientale. In effetti, nonostante i cospicui contributi pubblici che riceve, la cosiddetta “stampa slovena” operante in provincia di Udine, invece di rappresentare tutte le opinioni presenti sul territorio, si limita a ripetere con ostinata testardaggine le superate teorie della “Osvobodilna Fronta” che considerava le Valli del Natisone, del Torre e la Val Resia come “nasa zemljia” e cioè “terra nostra”, a dispetto dell’evidente storica italianità nazionale di queste popolazioni.

MINORANZA NAZIONALE SLOVENA

Non lo dico io,ma bensì il Consigliere Regionale Igor Gabrovec della Lista  Pd-Slovenska skupnost , che in una interrogazione a Trieste  sulla mancanza di finanziamenti alle associazioni slovene evidenzia appunto la frase "Minoranza Nazionale Slovena".E badate bene che per Lui anche Noi Resiani siamo Sloveni.


Ecco il comunicato stampa:

Minoranze linguistiche: cartelli e riconoscimenti

Il nuovo console generale della repubblica di Slovenia a Trieste, signora Vlasta Valencic Pelikan, ha visitato recentemente la sedicente minoranza linguistica slovena delle valli di Resia, del Torre e del Natisone, definita minoranza “nazionale” slovena, cioè slovene le comunità linguistiche di antico insediamento da 14 secoli presenti in provincia di Udine, in realtà mai state slovene. È definizione forzata, provocatoria e inaccettabile perché non trova riscontro alcuno nella realtà storica e linguistica locale. Una definizione opportunista che denuncia ancora una volta la persistente e ingiustificata volontà annessionistica cominciata 90 anni fa dalla Jugoslavia nei confronti di un territorio e di popolazioni slavofone che notoriamente non si riconoscono nella minoranza slovena.

mercoledì 24 febbraio 2010

A proposito di Resia isola linguistica slava

In riferimento alla recente visita del nuovo console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, Vlasta Valencic Pelikan, fatta a Resia, alla comunità locale definita di “nazionale slovena”, è doveroso precisare, nel rispetto alla millenaria storia locale, che in realtà la comunità resiana di origine slava storicamente presente in quella valle non è di nazionalità slovena e comunque non si riconosce nella minoranza linguistica o nazionale slovena perché:

lunedì 22 febbraio 2010

RADIO SPAZIO 103

INTERVISTA AL SINDACO DI RESIA SERGIO CHINESE MOLTO INTERESSANTE, PECCATO CHE ALLA FINE NON HA AVUTO MODO DI REPLICARE.


Devo ringraziare una cara Amica che mi ha dato questa dritta. Si tratta di un dibattito radiofonico sulla questione Resiani = Sloveni del 19 febbraio 2010. E' un pò complicato trovare il Link esatto, poichè non è diretto, quindi seguite bene ciò che bisogna fare.


1) Cliccate questo LINK: http://s2ew.udine.chiesacattolica.it/pls/udine/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=37


2) Appena entrate nel sito Cliccate questo LINK : Gjal e Copasse 2pt


3)  A destra vi appaiono in blu, varie date, Cliccate questa ---> Gjal e Copasse - 2 Pte - 19 febbraio 2010


A questo punto, Buon ascolto

sabato 20 febbraio 2010

I DIRITTI DELLA POPOLAZIONE RESIANA

«La sostituzione dei cartelli bilingui in val Resia non è un atto fine a sé stesso, ma il frutto di una rivendicazione della popolazione Resiana». Parole del sindaco Sergio Chinese, che ha gradito poco le ingerenze della Slovenia nella questione, portata fin davanti ad un gruppo di lavoro del consiglio delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo. «Il Consiglio comunale di Resia – ha reso noto Chinese – si è espresso sulla sostituzione dei cartelli con la nuova grafia , ed è stata approvata una delibera che ha visto soltanto due voti contrari. Se un Consiglio cittadino non è libero di decidere sulle questioni del territorio che rappresenta, mi dicano gli altri cosa dovrebbe fare. Non dovranno mica decidere gli sloveni per Resia». Il sindaco ha ricordato come la sostituzione della grafia sui cartelli stradali sia avvenuta dopo l'analisi compiuta da un'apposita commissione di resiani: «Ho convocato associazioni culturali ed organismi interessati per costituire una Commissione incaricata di dare indicazioni sulla grafia ufficiale resiana. Alla fine è stata individuata una grafia da utilizzare negli atti pubblici e nella cartellonistica». La grafia è quella delineata dal professor Han Steenwijk nel volume “Ortografia resiana”. Una sostituzione, quella dei cartelli, che si è resa necessaria non soltanto per il deterioramento causato dalle intemperie, ma anche a causa dell’azione di alcuni vandali che li avevano imbrattati, rendendoli inservibili. «Chiediamo soltanto di essere lasciati in pace – ha concluso Chinese – facendo decidere ai resiani la lingua che vogliono parlare e che vogliono sia utilizzata sui cartelli. Tutto questo per continuare a trasmettere e mantenere la nostra peculiarità, senza interferenza filo slovene».


Tratto dal Messaggero Veneto di sabato 20 febbraio 2010

Il Resiano finisce alle Nazioni Unite

Resiano come variante della lingua slovena, oppure lingua slava con caratteristiche proprie? Una disputa che va avanti da anni e che ha portato, in questi mesi, alla modifica dei cartelli bilingui dei paesi. E proprio la grafia utilizzata, quella delineata dal professor Han Steenwijk, ha fatto storcere il naso alla componente slovena. Prima un’interrogazione da parte del consigliere regionale Igor Gabrovec, della Slovenka Skupnost,

mercoledì 17 febbraio 2010

Pdl: Novelli, proposta di legge per tutela natisoniano, Po-nasen e Resiano

E' stata depositata la proposta di legge d'iniziativa del Pdl dai consiglieri Roberto Novelli (primo firmatario), Alessandro Colautti e Franco Baritussio, in materia di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio del Natisoniano, del Po-nasen, del Resiano e della loro specifica identità culturale e storica del Friuli Venezia Giulia.

Resia, tabelle bilingui denunciate all'Onu

PRATO DI RESIA (16 febbraio, ore 13) - La questione delle tabelle bilingui in Val Resia è finita davanti al gruppo di lavoro del consiglio delle Nazioni unite per i diritti dell’uomo, riunito nei giorni scorsi a Ginevra.

 

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Sta, è stato il ministero degli Esteri sloveno a sollevare la questione nell’ambito dell’esame della situazione della minoranza slovena in Italia.


All’inizio di quest’anno la nuova amministrazione comunale di Resia ha provveduto a sostituire i vecchi cartelli stradali in resiano, scrivendo sui nuovi i nomi delle località in una grafia priva di qualsiasi fondamento scientifico, coniata con il proposito di allontanarla quanto più dalla grafia slovena. Secondo tutti i linguisti, infatti, il resiano è un dialetto della lingua slovena e la grafia ora ripudiata dal Comune era stata proposta dai professori Han Steenwijk dell’Università di Padova e Roberto Dapit dell’ateneo friulano, entrambi vere autorità nel campo della slavistica e profondi conoscitori della parlata resiana.


Nella sua relazione alla riunione del gruppo di lavoro Onu, la Slovenia ha richiamato l’attenzione su tutte le carenze a suo avviso dello Stato italiano e della Regione Friuli-Venezia Giulia nella tutela della minoranza Slovena. In primo piano è stata posta la questione del sostegno finanziario alle organizzazioni educative, culturali e sportive della comunità slovena in Italia. Lubiana ha evidenziato che lo stanziamento è fermo al livello di 18 anni fa e non è stato adeguato neanche al tasso d’inflazione annuale.
 

Denunciato anche il fatto che in provincia di Udine non sono visibili le trasmissioni televisive in lingua slovena prodotte dalle sede Rai di Trieste.
In chiave positiva il ministero degli Esteri sloveno ha sottolineato la buona condizione dei rapporti di partenariato tra Italia e Slovenia ai quali collaborano attivamente le minoranze slovena in Italia e italiana in Slovenia.
Tratto dal Portale Diocesano:


oppure:


martedì 16 febbraio 2010

E stato rinnovato il direttivo del gruppo folcloristico Val Resia

È stato rinnovato il direttivo del gruppo folcloristico “Val Resia”. Dopo un triennio di mandato, la presidente Pamela Pielich, la vice presidente Serena Di Lenardo e i componenti Alessandra Brida, Alessandra Chinese, Roberto Compassi, Fabio Di Lenardo e Valente Paolo con la segretaria Catia Quaglia, hanno presentato, durante l’assemblea annuale, una relazione sulle varie attività proposte e sui progetti portati a compimento. «Sono stati tre anni carichi di impegni ma anche ricchi di soddisfazioni – ha affermato Pielich –. Abbiamo lavorato davvero bene, partecipando a festival internazionali in Polonia, Russia, Spagna e Lituania, senza contare tutte le esibizioni in regione, in Italia e nella vicina Slovenia». Lasciano il direttivo Alessandra Brida e Roberto Compassi, mentre sono stati riconfermati Alessandra Chinese, Fabio Di Lenardo e Paolo Valente. Fanno il loro ingresso Monica Buttolo, Maurizio Di Lenardo e Patrizia Zanetti.


Tratto dal Messaggero Veneto di sabato 13 febbraio 2010  

mercoledì 10 febbraio 2010

FOIBE: 10 febbraio 2010 giorno del Ricordo

Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre tutta l'Italia, grazie all'esercito Anglo-Americano, veniva liberata dall'occupazione nazista, a Trieste e nell'Istria (sino ad allora territorio italiano) si è vissuto l'inizio di una tragedia: la "liberazione" avvenne ad opera dell'esercito comunista jugoslavo agli ordini del maresciallo Tito.

350.000 italiani abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento titini. La loro colpa era di essere italiani e di non voler cadere sotto un regime comunista.
Trieste, dopo aver subito più di un mese di occupazione jugoslava, ancora oggi ricordati come "i quaranta giorni del terrore", visse per 9 anni sotto il controllo di un Governo Militare Alleato (americano ed inglese), in attesa che le diplomazie decidessero la sua sorte.


Solo nell'ottobre del 1954 l'Italia prese il pieno controllo di Trieste, lasciando l'Istria all'amministrazione jugoslava.
E solo nel 1975, con il Trattato di Osimo, l'Italia rinunciò definitivamente, e senza alcuna contropartita, ad ogni pretesa su parte dell'Istria, terra italiana sin da quando era provincia dell'Impero romano.


Il 10 febbraio è il giorno che l'Italia dedica alla memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell'Esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati


Tratto dal sito http://www.leganazionale.it/

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA

12 DICEMBRE 2009 SERATA CULTURALE RESIANA  -seconda parte-


CLICCA E GUARDA IL VIDEO ------> http://www.youtube.com/watch?v=EeRl6_NQyuE

venerdì 5 febbraio 2010

VISITA DEL CONSOLE SLOVENO A RESIA

A proposito della visita del Console Sloveno a Resia, mi sono permesso di cercare notizie utili per capire lo scopo. Ebbene, ho cercato prevalentemente nei siti della vicina Repubblica di Slovenia, dove è più chiara la Politica attuale a favore degli Sloveni del Friuli V.G. Ho scelto questo articolo per farvi capire ciò che hanno in mente. La prima parte è tratta dal sito Sloveno  http://www.alpskival.net/11/o/2454 , mentre la seconda è la traduzione in Italiano che ho fatto tramite Google.

NESSUNA IDEOLOGIA

Vorrei rispondere alla lettera del signor Lupieri di Tolmezzo apparsa sul Messaggero Veneto di sabato 23 gennaio scorso. Il signor Lupieri ha ragione quando dice che tutti i resiani, dentro e fuori la valle, devono adoperarsi per far vivere Resia e le sue perle culturali e naturali, ma ha torto se pensa che chi si oppone all’attuale applicazione della legge sulle minoranze linguistiche abbia agito per pura ideologia. Non c’è alcuna ideologia dietro questa opposizione (semmai ve n’è da vendere come retaggio del passato dai suoi sostenitori in loco) e paradossalmente non è nemmeno più un problema linguistico. Per troppo tempo si è litigato sul significato scientifico della tanto abusata parola “dialetto” e nel nostro caso ha preso connotati più politici che culturali. Anche gli sloveni sanno che il resiano è una lingua diversa dalla loro (fanno addirittura trasmissioni sottotitolate sulla loro televisione nazionale),

giovedì 4 febbraio 2010

DICIAMO BASTA ALLE PRESE IN GIRO

Rispondo al sig. Nevio Madotto che, nella lettera apparsa sul Messaggero Veneto domenica 31 gennaio, mi attacca più sul piano personale che sulla questione della “minoranza slovena” a Resia, in merito alla quale gli avevo posto dei quesiti a cui non ha dato risposta.

mercoledì 3 febbraio 2010

RESIANI = SLOVENI? NO GRAZIE

Ho trovato questo articolo che penso Vi possa interessare. Dove si auspica l’insegnamento della lingua slovena nella scuola dell’obbligo in provincia di Udine, che, come purtroppo sappiamo, è previsto anche dalla legge di tutela.

lunedì 1 febbraio 2010

RESIA Vivere la valle

Con la presente rispondo alla lettera apparsa sul Messaggero Veneto, il 17 gennaio scorso, a firma della signora Alessandra Manzini di Pagnacco, che commentava l’articolo apparso, sempre sul quotidiano che gentilmente mi ospita, in data 5 gennaio, dove era trattata la vicenda della centralina sul torrente Resia. Con questa mia, vorrei poter chiarire alcune cose.

RESIA No alle altre tre centraline

Ora che sulla centralina che si vorrebbe attivare sul torrente Resia, in località “Ponte Rop”, è calata l’opposizione, oltreché dell’opinione pubblica e del Comitato contrario, anche del consiglio comunale di Resia, ne rimangono altre tre in progetto a Zamlin, Uccea e Resiutta. Il Resia è ancora un gioiello ecologico, che i pescatori, locali e foranei, ben conoscono e che a centraline funzionanti non sarà più lo stesso.

domenica 31 gennaio 2010

VAL RESIA - RESIJE

31-1-2007---31-1-2010


Photobucket

NASVIDENJE

Oggi ho avuto occasione di ascoltare la trasmissione su radio4  Rai, dove dalle 12 alle 12,30 c'è la trasmissione in Resiano. E' stato un caso, poichè di solito a quell'ora lavoro. Ho ascoltato volentieri i vari interventi, tra cui un Resiano, credo di Stolvizza, che, se non erro, abita in Svizzera. Parlava correttamente e con senso di appartenenza, mi piaceva ascoltare le sue parole, anche perchè raccomandava a tutti di partecipare alla vita del propio paese anche se residenti fuori Resia. Una bella (veramente) intervista. Alla fine, chi lo ha intervistato, salutava i radio ascoltatori, come sempre in perfetto Resiano. Ma ad un certo punto l'intervistato salutando disse:


NASVIDENJE , che in Sloveno vuol dire ARRIVEDERCI.


Devo dirvi che ho spento la radio e sono ritornato mesto mesto al lavoro.


Che delusione.


venerdì 29 gennaio 2010

Il presidente di Lubiana invita l'Italia a "maggiore tutela"

Danilo Türk


 Il presidente della Slovenia Danilo Türk ha invitato l'Italia a migliorare il suo rapporto verso la minoranza slovena e a rispettare gli accordi e gli impegni presi per la sua tutela e finanziamento.

«Nell'Europa unita esistono ancora barriere mentali e pregiudizi, per quanto non ci sia ragione per la loro persistenza dato che l'Europa è volta a costruire uno spazio culturale comune», ha detto Türk domenica sera a Caporetto, intervenendo a un tradizionale incontro annuale tra le comunità slovene che vivono sulle due sponde dell'Isonzo, in Italia e in Slovenia.

Il presidente sloveno ha criticato la mancanza della toponomastica slovena nella Val Resia

VISITA DEL CONSOLE SLOVENO A RESIA

Il nuovo Console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, signora Vlasta Valencic Pelikan, oggi 28 gennaio 2010 ha visitato la nostra Amata Val Resia. Ha chiesto ( sembrerebbe ) un incontro col nostro Sindaco Sergio Chinese. Mi è stato detto che è una visita privata e non pubblica, ma sinceramente io non ci credo. Mi dovrebbe spiegare perchè ha fatto richiesta (sembrerebbe) di un incontro con il nostro Sindaco se la visita era privata. Ma andiamo, lo sanno anche i muri che questa era una visita per testare con mano i loro territori. Una piccola puntatina ( forse ) a Stolvizza, dove lavorano 1 o 2 dipendenti SKGZ ( Organizzazione Slovena ) l'avrà pur fatta, o no.


Come sempre certe notizie le tengono nascoste e vengono fuori sempre all'ultimo momento per evitare che la gente comune sappia, veda, e abbia la possibilità di intervenire. Sarei curioso di sapere com'è andato l'incontro, sempre che ci sia stato. La bandiera Slovena al suo arrivo è stata esposta, come la Legge impone? Si, perchè la Legge che qualche "Resiano" ha contribuito a far approvare anche qui, prevede l'esposizione permanente della bandiera di appartenenza in Municipio, in questo caso di quella Slovena. Che bello, vero? Molta gente fa finta di non vedere, di non sentire. Eppure ci stanno "marciando" sopra, piano piano, facendo uno alla volta il "lavaggio del cervello" ( per modo di dire), spiegando che senza questa legge le scuole sarebbero andate a Moggio Udinese, che grazie a questa Legge ci saranno più opportunità di lavoro per tutti. Vai con i finanziamenti a pioggia a nome della Slovenità.


E pensare che i nostri vecchi hanno sudato una vita per poi veder distruggere la nostra identità da parte di certi Nipoti, che senza un briciolo di CUORE non ci hanno pensato due volte, e, abbagliati da facili guadagni, hanno "TRADITO".

mercoledì 27 gennaio 2010

RENZO TONDO:

PER NON DIMENTICARE


Dal Messaggero Veneto del 02 ottobre 2007


Ciani (An): diritti calpestati. Tondo (Fi): li tutelerò in Parlamento


«Nella discussione in Consiglio regionale della legge di tutela della minoranza slovena si è calpestato il diritto sacrosanto di non essere incluse nella minoranza slovena le aree della provincia di Udine che mai per cultura, tradizione e lingua sono assimilabili a quella minoranza - dichiara il consigliere regionale di An Paolo Ciani (nella foto) -; infatti tanto la Val Resia quanto le Valli del Natisone e del Torre nulla hanno a che vedere con la minoranza slovena,

lunedì 25 gennaio 2010

OSEACCO DI RESIA




Anno scolastico 1956-57 a Oseacco con la Maestra Di Lenardo Sabina



Foto concessa da Di Lenardo Lina Clucaz

OSEACCO DI RESIA


Foto concessa da Di Lenardo Lina Clucaz


Ho poche notizie su questa foto. Sembrerebbe la vecchia scuola di Oseacco. Chi mi può aiutare?


 

domenica 24 gennaio 2010

SENZA PAROLE

Caporetto 16 gennaio 2010. Riunione degli Sloveni della Provincia di Udine



Kobarid - Zbrane v kobariškem Kulturnem domu je pozdravil predsednik Danilo Türk, ki je poudaril pomen srečanj za ohranjanje slovenskega jezika in kulture med Slovenci v Benečiji, Reziji in Terskih dolinah.


 


Tratto dal sito Sloveno


http://novice7.com/story.php?title=FOTO_40-_srecanje_Slovencev_Videmske_pokrajine_in_Posocja


Per saperne di più visita


http://www.mtaj.si/default.asp?podrocje=37&menu=37&novica=112790


http://web.vecer.com/portali/vecer/v1/stolpec650/clanek/clanek_natisni/?kaj=3&id=2010011805504190

A proposito di Resia della lingua e della tutela

In riferimento all’articolo “Proteste a Resia per la sostituzione dei cartelli bilingui”, apparso in cronaca domenica 17 gennaio, con cui si informa che il consigliere regionale Igor Gabrovec ha presentato alla giunta regionale un’interrogazione riguardante la costituzionalità dei cartelli bilingui apposti dal comune di Resia all’inizio di ogni frazione della valle, si fa presente al signor Gabrovec che ciò che lamenta è più che giustificato e veritiero. Infatti nessun comune della Slavia friulana, di cui anche Resia fa parte, ha diritto a usufruire dei contributi, previsti dalle leggi nazionali n. 482/99, n. 38/2001 e da quella regionale n. 26/2007, in quanto non vi è “tradizionalmente presente” la minoranza slovena. Nemmeno gli statuti comunali la prevedono, come invece è richiesto dalle stesse leggi. Sarebbero invece legittime delle sanzioni a quei Comuni e a quelle associazioni varie che hanno beneficiato in tutti questi anni dei suddetti contributi.

sabato 23 gennaio 2010

I RESIANI SONO SLOVENI

E' questo quello che leggo negli articoli redatti dai vari organi di stampa Sloveni. Mi fa pensare la presenza costante di rappresentanti della Lista "UN FUTURO PER RESIA" in questi incontri. Purtroppo c'è la conferma di ciò che scrivevo nel periodo delle scorse Elezioni Amministrative, dove facevo una domanda a tutti Voi. Ma la Lista " UN FUTURO PER RESIA " è filo Slovena, nel senso che è favorevole alla Minoranza Nazionale Slovena a Resia, che ci considera Sloveni in Italia?

Il sindaco replica: «La grafia dei cartelli era nota al consiglio»

Il sindaco di Resia Sergio Chinese replica al consigliere regionale di riferimento per la Slovenka Skupnost, Igor Gabrovec, che ha criticato la scelta di sostituire i cartelli bilingui nella Val Resia. «La comunicazione della grafia da utilizzare nei cartelli e della loro installazione – chiarisce Chinese – è stata data nel consiglio comunale del 27 novembre». Proprio in quella seduta, Chinese ha informato gli amministratori di aver convocato associazioni culturali ed organismi interessati per costituire una Commissione incaricata di dare indicazioni sulla grafia ufficiale resiana. Alla fine è stata individuata una grafia ufficiale che l’amministrazione comunale userà negli atti pubblici e nella cartellonistica. La grafia sarà quella delineata dal professor Han Steenwijk. «Non si mette in discussione alcun linguaggio, alcuna grammatica, alcun vocabolario – aggiunge il sindaco – semplicemente si adotta una forma grafica più immediata e più naturale per i resiani. Da una attenta lettura del vocabolario del professor Han Steenwijk si desume che le parlate resiane si sono arricchite, nel tempo, con molti prestiti dalle lingue neolatine e tedesche determinandone una sua caratteristica particolare che la differenziano ancora più dal restante mondo slavo». Una sostituzione, quella dei cartelli, che si è resa necessaria non soltanto per il deterioramento causato dalle intemperie, ma anche a causa dell’azione di alcuni vandali che li avevano imbrattati, rendendoli inservibili. «La grafia di Han Steenwijk è intuitiva e veloce – commenta l’assessore Cristina Buttolo – e mi auguro che la scelta operata vada finalmente a colmare quella distanza che si era creata tra la grafia in uso e la popolazione, che non l’ha mai sentita come propria. Si deve operare una scelta che possa avvicinare e non dividere».


Tratto dal Messaggero Veneto di mercoledì 20 gennaio 2010  

giovedì 21 gennaio 2010

I LOVE VAL RESIA

PAHOR Sostenitore anche se non è giusto

Nella lettera pubblicata lo scorso 6 gennaio il consigliere regionale di minoranza slovena Igor Gabrovec definisce addirittura «farsa istituzionale» la prolungata attesa della concessione della cittadinanza onoraria di Trieste allo scrittore Boris Pahor. E giustifica tale definizione sostenendo che egli è uno «dei figli più illustri di Trieste». Non si vuole qua contestare i meriti del signor Pahor, ma si vuole soltanto fare presente che egli si è dimostrato sostenitore della minoranza slovena anche dove essa non è presente. Lo ha fatto il 6 ottobre 2008 sul Piccolo di Trieste, censurando la doverosa e legittima proposta sostenuta dai consiglieri regionali di centro-destra, e in particolare dal triestino Camber e dai cividalese Novelli, di tutelare con legge le lingue slave denominate natisoniano, po-nasen e resiano

mercoledì 20 gennaio 2010

NOTIZIE VIA ETERE

Slovenes live in 39 municipalities in the Trieste, Gorizia, Udine and Pordenone provinces of the Friuli-Venezia Giulia region in north-eastern Italy. Slovene-speakers are estimated to number between 50,000 and 183,000 out of a regional population of 1.2 million. A 2002 survey conducted by SLORI (the Slovene Research Institute in Trieste) and opinion poll agency SWG found that over 100,000 inhabitants spoke Slovene, while almost 183,000 understand the language. Most Slovenes live in areas which are bilingual or trilingual. The Slovene language is used both in the literary and the dialect form. Dialects are divided into groups: the dialects of Zilje, Resia, Torre Valley, Natisone Valley, Brda and Kras.


More than half of Slovenes in Italy live in the cities of Trieste and Gorizia and the surrounding municipalities of San Dorligo della Valle/Dolina, Monrupino/Repentabor, Sgonico/Zgonik, Doberdò del Lago/Doberdob, Savogna d’Isonzo/Sovodnje ob Soci and San Floriano del Collio/Števerjan. In the province of Udine the Slovenes live mainly in the area of the Natisone and Torre river basins, the Resia and the Canale Valley.


Slovenes are successful in business, trade, banking and agriculture. Many own small businesses. The business, banking and agricultural communities are well organized.


http://www.minorityrights.org/1616/italy/slovenes.html

lunedì 18 gennaio 2010

Proteste a Resia per la sostituzione dei cartelli bilingui

Igor Gabrovec, consigliere di riferimento per la Slovenka Skupnost, ha presentato alla giunta regionale un’interrogazione in merito alla questione dei cartelli bilingui nella Val Resia.

I PROCESSI PARTECIPATIVI

In riferimento all’articolo apparso sul Messaggero Veneto del 5 gennaio 2010 “Centralina idroelettrica, si attende la revoca”, in cui il capogruppo della minoranza del comune di Resia, Nevio Madotto, esprime le sue considerazioni riguardo alla costruzione di una nuova centrale idroelettrica nel territorio di Resia, l’associazione Identità e tutela val Resia sente la necessità di replicare. Essa non vuole dare ulteriori giudizi oltre a quelli che sono già stati espressi sulle pagine del quotidiano regionale Messaggero Veneto circa l’installazione di una seconda centralina per la produzione di energia elettrica in valle. Desidera soltanto soffermarsi sulla frase detta da Madotto: «Su temi così importanti, che possono incidere sul futuro della nostra valle, c’è la necessità di istituire dei processi partecipativi che coinvolgano attivamente la popolazione». Dichiarazione sacrosanta; ma, signor Madotto, vale solo per la centralina o si può estendere anche al grave problema dell’inserimento del resiano nella minoranza linguistica slovena? Come mai nell’ottobre del 2002, all’insaputa della popolazione della val Resia, lei ha fatto sì che il territorio resiano aderisse alla legge 38-2001 (legge che tutela esclusivamente la lingua slovena)

IMBOCCARE LA VIA DELLA CONCILIAZIONE

 Ci si infiamma facilmente, senza volere, quando si legge di chi difende con convinzione la propria storica identità. È il caso degli appartenenti alla Slavia friulana: San Pietro al Natisone, le Valli del Torre, Resia. Recentemente l’associazione Identità e tutela della val Resia ha promosso (12 dicembre, auditorium Zanon) sul tema una serata culturale davvero encomiabile, con l’intervento di qualificati personaggi. Questa bella iniziativa ha riportato anche me, per un momento, alla Slavia istriana per una riflessione su di essa che può interessare e che intitolo: “L’eredità di Venezia nell’anima”.

MINORANZA ESTRANEA

Anche a San Pietro al Natisone ha avuto luogo verso la fine dell’anno scorso un convegno trattante il consuntivo decennale della legge 482-99 di tutela delle minoranze linguistiche storiche tra cui la slovena. Nell’occasione, l’ex direttore del servizio regionale per le minoranze linguistiche ha esposto luci e ombre sulla citata legge,

sabato 16 gennaio 2010

Delibera Consiglio Comunale n. 65 del 11.10.2002

Oggetto: “Ambito territoriale di applicazione della legge 23 febbraio 2001, n. 38”


In riferimento ai commenti del Post precedente, eccovi la Delibera Comunale da voi richiesta. Certo è che mi fate fare gli straordinari anche in questo periodo. In un periodo, dove tra Inventari e verifiche, lo spazio per me, la mia Famiglia e il Blog  è veramente poco. Comunque a tutti voi vi auguro buona lettura.


Il Sindaco dà lettura della richiesta formulata dai Consiglieri di Minoranza, in data


26.09.2002, relativamente all’ambito territoriale di applicazione della legge 23 febbraio


2001, , n. 38. “In allegato, si trasmette la richiesta fatta dal Gruppo Consiliare di


Minoranza, quale rappresentante un terzo dei Consiglieri del Consiglio Comunale di Resia,


per l’inclusione del Comune di Resia nell’ambito territoriale di applicazione della Legge 23


febbraio 2001, n. 38, recante “Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della


Regione Friuli Venezia Giulia.

giovedì 14 gennaio 2010

Centralina idroelettrica, si attende la revoca

Nevio Madotto, capogruppo di minoranza della lista civica “Un futuro per Resia”, esprime soddisfazione per la dichiarazione di “non interesse” alla costruzione della centrale idroelettrica denominata “Resia 2”, maturata nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Ma non nasconde alcune perplessità. «Noi dell’opposizione siamo stati da subito contrari all’idea di costruire una presa d’acqua proprio nel punto più bello del torrente Resia. Ora ci aspettiamo che la giunta comunale proceda alla revoca dell’affidamento dei lavori di progettazione al Cosint».

lunedì 11 gennaio 2010

Slavia, la Lega critica il Forum sui finanziamenti

In questi giorni è polemica nelle Valli del Natisone.


 Il presidente dell'Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) della provincia di Udine, Giuseppe Firmino Marinig, ha ricevuto recentemente una delegazione dell'associazione "Forum per la Slavia", che desiderava consegnare ai vertici dell'Unione un documento elaborato per definire un possibile assetto istituzionale nelle Valli del Natisone

sabato 9 gennaio 2010

UCCEA POCHI ABBONATI,TELECOM "TAGLIA"UCCEA

La frazione senza telefono fisso e con i cellulari senza rete. Il Comune insorge
La Telecom taglierà le linee telefoniche a Uccea, nel Comune di Resia. A comunicarlo è il Sindaco della località Sergio Chinese, che sta cercando di correre ai ripari per limitare al massimo i disagi per i residenti. Uccea infatti è abitato da 8 persone, in prevalenza anziani, che nel corso del fine settimana diventano 17. Un numero di utenze troppo limitato per Telecom, soprattutto considerando l’alto numero di guasti che si verificano, nell’arco dell’anno sulla linea. Per questo la società preferisce rinunciare all’erogazione del servizio nel piccolo borgo montano.

OSEACCO 1953 CIRCA


Foto concessa da Anna Maria Pielich Maruncech


Matrimonio di  Vito Madotto e Madotto Maria primi anni 50 fuori dal bar di Augusto.


Ps.: La foto è molto piccola,a breve spero di recuperare l'originale e vedere di aumentare la dimensione della stessa.

GNIVA 9 GENNAIO 2010


Foto concessa da Chinese Sabrina Hogine

6 GENNAIO 2010 OSEACCO VISTA DA PRATO

6 GENNAIO 2010 GNIVA VISTA DA PRATO

mercoledì 6 gennaio 2010

Udine: convegno sui 10 anni della legge 482

La legge 482 c’è, da dieci anni, ma mancano le risorse per attuarla pienamente. E il problema, soprattutto in tempi di crisi, è quindi come e dove reperire i fondi per garantire la tutela del friulano e delle altre lingue minoritarie. A chiederselo è proprio l’assessore regionale alla cultura, Roberto Molinaro, che, durante il convegno organizzato ieri dal Centro internazionale sul plurilinguismo dell’Università di Udine, sul tema Scuola e amministrazione pubblica. I dieci anni della legge 482 nelle comunità linguistiche d'Italia, ha tracciato un bilancio non proprio positivo, a partire dal lontano 1999.

Inaugurata la funivia da 100 posti che collega Sella Nevea e Bovec

Un’opera attesa 25 anni; un intervento da 17 milioni; un sogno che diventa realtà: Sella Nevea e Bovec uniti da una funivia. Italia e Slovenia hanno “battezzato”, ieri, il polo senza confini del turismo montano (l’impianto è aperto dal 28 dicembre). Un comprensorio sciistico con 35 chilometri di piste, servite da 10 impianti di risalita, utilizzabili con skipass unico, che può essere acquistato (28 euro), indifferentemente sia alle casse del versante italiano sia in quelle slovene.

lunedì 4 gennaio 2010

TOPONOMASTICA IN RESIANO

In Autunno  la nuova Amministrazione Comunale ha predisposto la posa dei cartelli dei Paesi e delle Località  in Lingua Resiana. I precedenti, scritti quasi tutti in stile SLO, sono quindi stati rimossi, e con soddisfazione ora possiamo dire che siamo a RESIA, a casa nostra. Un ringraziamento a tutta la Maggioranza che gestisce il nostro Comune per aver attuato con successo la prima promessa elettorale.